Dal 2020 alla fine del 2023, l’occupazione in Italia è cresciuta. Ma nel Mezzogiorno, fatto 100 il tasso di occupazione 2020, siamo arrivati a 106. Nel Centro-Nord si è giunti a meno di 103. “Il lavoro nel Sud”, titolo che sembrava inseguire un’utopia, era la denominazione di un periodico di area cislina degli anni Ottanta, cui collaborò con passione e valore Giancarlo Siani. Per decenni quell’auspicio è rimasto per tanti giovani irrealizzato, contribuendo all’emigrazione e, nei casi di emarginazione sociale, all’infoltimento di bande criminali. Forse stavolta è quella giusta, ci sono speranze di un forte incremento, legate all’utilizzo dei fondi disponibili e ai nuovi fermenti del Meridione. È importante che, accanto alla leva dei servizi, si punti anche sul manifatturiero e sull’artigianato di qualità. Con politiche e strumenti normativi adeguati. Bisogna che il Mezzogiorno diventi centrale nelle strategie di sviluppo nazionali, dal superamento del divario infrastrutturale e di servizi all’espansione della base produttiva.