Il Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri ritiene non paragonabile la situazione di Napoli a quella di Caracas. Per Gratteri si tratta di una esagerazione, pur se originata dal nobile intento, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, di calamitare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulla necessità di rafforzare l’azione contro i reati e la criminalità.
Penso che l’equilibrio di Gratteri sia molto apprezzabile, soprattutto perché accompagnato dalla consapevolezza che si deve fare di più sul problema. Il Procuratore conta su un miglioramento, grazie al rafforzamento delle forze dell’ordine con i rinforzi che arriveranno dopo la conclusione dei corsi per maresciallo dei carabinieri, della Guardia di finanza e degli ispettori per la polizia di Stato. Gratteri spera anche in un incremento del numero dei magistrati.
Personalmente, sono sempre stato convinto che all’azione repressiva si debba affiancare una politica di sviluppo incisiva, che crei numerose opportunità di lavoro, togliendo linfa alla malapianta della criminalità, alimentata anche dalla condizione di bisogno dei senza reddito. Ma credo sia anche importante evitare di dipingere il territorio con toni tali da favorire la narrazione di chi parla di Napoli e del Sud come di territori irrecuperabili, giustificando così, indirettamente, anche il ‘disimpegno’ politico e finanziario.
Napoli e il Sud stanno già crescendo, ma proprio per questo servono Istituzioni sempre più fortemente indirizzate a favorire questo fenomeno.