La relazione sulla spesa Pnrr al 2023 dovrà prossimamente essere presentata dal Governo al Parlamento. Nel frattempo, ci sono dati ufficiosi, concernenti il rendiconto effettuato dalla Ragioneria dello Stato. Ebbene, tra incentivi automatici, appalti e contratti, a fine anno scorso sembra siano stati spesi 28 dei 194 miliardi disponibili.
Sappiamo come vanno queste cose. C’è una fase di start up prolungata, cui segue quella di messa a regime. Non si può, tuttavia, non sottolineare l’importanza che, dal 2024, alla spesa per il Pnrr sia impressa una forte accelerata, in modo da rendere possibile l’impresa, già di per sé ardua, di erogare tutti i fondi disponibili entro il 2026.
Problema nel problema, pare vi siano obiettive difficoltà a rinvenire le fonti alternative di risorse che dovrebbero coprire i Comuni per gli importi ‘sottratti’ loro in sede di revisione del Pnrr. Anche qui, niente allarmi, ma solo vigile preoccupazione. Dobbiamo fare in modo che i progetti, se validi ovviamente, siano comunque portati avanti e in tempo monitorabili con rigore.
Ce lo chiede il Paese.