Il Dpcm che dà attuazione al Decreto Sud fa chiarezza sulle intenzioni del Governo: per la Zes unica Mezzogiorno non ci saranno regimi transitori. Le 8 Zes attualmente operanti saranno smantellate a partire dal prossimo gennaio. Non sono noti i dipendenti della struttura centrale che governerà lo strumento agevolativo nell’intero territorio meridionale, non si sa nulla sul piano strategico della nuova Zes. Ma ciò non ha impedito di rimuovere in un solo colpo la passata esperienza.

Sia chiaro: se la Zes unica avrà un’operatività immediata ed efficace, non vi sarà alcun problema. Le perplessità nascono in questo momento dalla conoscenza di quanto sia lenta la burocrazia in Italia e di come sia, dunque, pericoloso abbandonare improvvisamente la strada vecchia per la nuova. 

Perché questo si sta facendo in questo momento. La burocrazia aveva rallentato, e di molto, anche l’entrata in funzione delle 8 Zes, ma da quasi due anni questi organismi avevano cominciato a produrre frutti copiosi. In Campania sono stati autorizzati investimenti per due miliardi, con un ritorno di ottomila nuovi posti di lavoro diretti. 

La domanda da porre all’Esecutivo è quindi: perché accelerare e non procedere più cautamente, presentando prima ai nastri di partenza la nuova macchina organizzativa e poi, magari a marzo o aprile, disporre il termine conclusivo per le 8 Zes?