A consegnare l’ambito riconoscimento, nelle mani del direttore generale dell’Istituto dei tumori di Napoli, Attilio Bianchi e del responsabile scientifico della Rete Oncologica Campana, Sandro Pignata, il direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Domenico Mantoan. La cerimonia di consegna ieri a Roma nell’Ambasciata del Belgio.

NAPOLI – Nel corso di un evento svoltosi all’Ambasciata del Belgio in Italia a Roma, sono stati consegnati dal direttore generale di AGENAS,, Domenico Mantoan, i premi AGENAS – SICS, riconoscimenti assegnati dall’Agenzia alle strutture che, mediante l’ausilio delle nuove tecnologie, hanno saputo migliorare l’accesso ai servizi sanitari e la qualità dell’assistenza, garantendo ai cittadini cure sempre più personalizzate ed efficaci. L’Istituto dei tumori di Napoli ha vinto il premio <Applicazione della e-health orientata verso la salute della donna con il progetto <La piattaforma della rete oncologica campana come strumento per favorire l’accesso delle donne con i tumori>.

A ritirare il premio il manager dell’Irccs partenopeo, Attilio Bianchi e l’oncologo, nonché responsabile scientifico della Roc, Sandro Pignata.

<L’obiettivo del progetto che abbiamo presentato e con cui abbiamo vinto – spiega Pignata – è stato l’utilizzo della piattaforma della rete oncologica campana come strumento per garantire equità nella possibilità di accesso delle donne della regione affette da carcinoma dell’ovaio e della mammella allo screening per i tumori ereditari; garantire un diffuso accesso alla prescrizione del test oncogenomici a tutte le donne affette da tumore della mammella operate e a rischio intermedio; garantire la appropriatezza prescrittiva dei test genetici ed oncogenomici e consentire una rendicontazione periodica>.

Protagoniste del progetto le 10.600  pazienti affette da carcinoma della mammella e le 1078 donne affette da carcinoma dell’ovaio che sono state discusse dai gruppi multidisciplinari campani a partire dal maggio 2021. I casi selezionati sono stati avviati ai test previsti dal progetto attraverso la piattaforma, grazie alla quale sono state attivate 393 sorveglianze clinico-strumentali, sono stati prescritti 861 test oncogenomici, utilizzando circa l’80 per cento dei fondi destinati alla regione Campania. Attraverso la piattaforma è stato, inoltre, possibile stimare il risparmio anche in termini economici per il costo dei farmaci (104000 euro), senza tener conto degli innumerevoli costi sociali correlati alla esecuzione della chemioterapia.

<A ritirare il premio siamo stati io e Pignata – aggiunge il direttore del polo oncologico, Attilio Bianchi, ma il premio va alla Roc, alle centinaia di oncologi, specialisti, infermieri, medici di medicina generale, che ogni giorno sono le maglie di questa rete. I dati emersi da questo progetto dimostrano una volta di più l’utilità della piattaforma Roc quale strumento per una gestione più efficiente delle risorse, una valutazione accurata dei risultati clinici e una trasparenza nella rendicontazione delle spese. Oggi abbiamo realizzato sicuramente uno degli obiettivi che da sempre la rete si pone: l’equità nell’accesso alle cure – non importa dove vivi in Campania, avrai accesso alle stesse cure di alta qualità>.

Il progetto presentato è stato valutato da una commissione appositamente istituita. A vincere, altre sette aziende, tra ASL e Ospedali (l’Asl di Salerno, l’Ospedale maggiore C.A. Pizzardi, ASU Friuli Centrale, l’Ospedale pediatrico Bambin Gesù, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, lo Ieo di Milano, l’Azienda ULSS N.2 Marca Trevigiana.