La nuova Unione Sovietica, o meglio il neo Impero zarista concepito, non si sa come e perché, da Vladimir Putin è ormai ad un punto di non ritorno con buona pace di tutti i pacifisti internazionali ed i “pacifinti” tricolori, quelli che per intenderci alzano il pugno al cielo cantando ‘bella Ciao’ ma negano all’Ucraina la possibilità di una resistenza. Oggigiorno le guerre si combattono con i droni, e con i droni è possibile vedere tutto ciò che capita sui campi di battaglia e non immaginarlo come è stato fino all’ultimo conflitto mondiale. La cosiddetta ‘escalation’ di cui tutti avevano terrore è cominciata da parecchio, anche se la guerra è rimasta nei confini russo-ucraini. Ebbene si, la guerra si è trasferita anche in Russia visti i bombardamenti ucraini delle città russe al confine. Le guerre non sono mai giuste, men di meno le guerre cosiddette ‘sante’, le crociate per intenderci, perché per l’idea di impero russo, questa è una crociata contro l’occidente e non solo contro un Paese che ha osato ledere la maestà della grande madre Russia. Si arriverà a premere i bottoni nucleari? No!, secondo analisti ed esperti militari con molte stellette sulle spalle, NO, è un’opzione impossibile per la Russia perché ha il fiato sul collo della Cina che non permetterebbe mai una cosa del genere. La stessa invasione di Taiwan da parte di Pechino salterebbe completamente in una evenienza nucleare, per non parlare dalla reazione simmetrica e devastante degli USA  che se anche non rispondessero con l’arma tattica, ma in 24 ore farebbero almeno 200 mila morti tra i russi sul campo. Questo lo sanno bene al Cremlino, ma lo spauracchio ci vuole sempre, fa scena. Ma la cosa più curiosa da capire per analisti ed esperti in divisa è semplice: Chi ha indicato a Putin di poter diventare il faro del nuovo ordine mondiale, la superpotenza di riferimento? Ma cosa si aspettava lo zar che il mondo gli lasciasse invadere e distruggere interi Paesi per la sua smania di diventare il padrone del pianeta? Non ha pensato che forse USA, Cina e India potrebbe non essere stati d’accordo? A che che se ne dica, il mondo è contro la Russia, fatta eccezione per quei paesi già denominati “canaglia” per i quali la democrazia è un esercizio filosofico. Alcuni altri sono asserviti e ‘appecorati’ per l’energia, ma la stragrande maggioranza sono contro l’invasione dell’Ucraina e contro questa guerra per la quale molti suppongono che abbiamo visto solo le prime scaramucce.  Intanto la Russia di Putin ha varcato senza remore tutte le linee rosse oltrepassando ormai da tempo il punto di non ritorno. Ad oggi Putin non può più tornare indietro sui suoi passi, sarebbe la fine del suo regime e la sua personale appeso per il collo sulla piazza rossa. E allora test il tutto per tutto fino alla guerra globale. “morte per me morte per tutti”. L’ultima decisione dello zar è estrema: una nave russa sta mappando le infrastrutture energetiche nel Mare del Nord. Secondo un documentario,  prodotto da un consorzio di emittenti pubbliche di Svezia, Danimarca, Finlandia e Norvegia, la nave da ricerca russa “Admiral Vladimirsky” sta raccogliendo dati su parchi eolici, gasdotti, cavi elettrici e internet nel Mare del Nord. Il filmato, che è stato ampiamente riportato anche dalla stampa britannica questa settimana, afferma che la Russia sta mappando sistematicamente le vulnerabilità di queste infrastrutture.  Ciò consentirebbe a Mosca di conoscere eventuali punti deboli, ad esempio i punti in cui si intersecano i cavi sottomarini che trasportano energia e dati, rendendo più facile organizzare un attacco di sabotaggio se il Cremlino lo ritenesse necessario. Una prece doverosa per tutti i pacifisti o pacifinti che vorrebbero l’Ucraina appecorata alla Russia. Il problema, amici cari, è che alla Russia non basta più, questo è il dettaglio che vi siete persi.