di Rino Milone*

La parola, d’ordine di oggi è RISK MANAGEMENT” …che anticiperebbe un eventuale rischio di default nel
modo dell’ economia reale ed in quello finanziario. Anche le persone più esperte le persone più Senior non hanno mai vissuto una situazione simile di mercato. La fotografia attuale ci dice che viviamo ancora una coda del 2021 anno abbastanza positivo sul palcoscenico economico italiano e sul mondo delle imprese che hanno performato bene.
C’è ancora molta liquidità nel sistema grazie ad incentivi, bonus, agevolazioni, linee di finanziamento legate
al COVID, ma, se guardiamo gli ultimi  “Quarter (trimestri)sui tassi di DEFAULT, si nota già una leggerissima
inversione di tendenza ,forse giustificabile con la fine delle MORATORIE??? OPPURE….FORSE ORA E’ IN ARRIVO LA TEMPESTA PERFETTA…. Sta finendo una stagione di grossa euforia dove ha portato il nostro Paese, in una CONFORT ZONE inaspettata, dove abbiamo avuto la stessa crescita del PIL DELLA CINA…..STRAORDINARIO….!!! Oggi , la grossa compressione del Nostro Paese, con un forte rallentamento degli investimenti, è determinata dai rincari energetici ,con un TRANSFERT dalle imprese alle famiglie, grazie ai costi delle
materie prime​,​​ molto elevati …​e a pagare tutto ciò è IL CONSUMATORE FINALE… 
Il peggio potrebbe sembrare alle spalle ma gli effetti non si sono ancora del tutto trasferiti nelle bollette, e,
l’inflazione oramai ci riporta al lontano 1986 dove raggiungemmo livelli analoghi. Non ci sono ZONE FRANCHE” all’ interno del paniere economico, tutti i settori sono stati colpiti da questo Tsunami. Il settore manifatturiero, l industria alimentare il settore chimico, l industria delle bevande .le ceramiche,…  Tutto tradotto con un grosso impatto sul fatturato, sulla marginalità sulla liquidità…​con ​AZIENDE ORAMAI IN GINOCCHIO!!!! Non basta, perché il tempo di trasferimento di questa grande onda non ancora restituisce un quadro reale sull’occupazione dove si auspicano misure di sostegno importanti ,atte ad arginare una emorragia occupazionale. L’impatto dell’ aumento della energia è’ stimato su 110 MLD ..ma le contromosse del governo sembrano ancora lontane. In questo scenario le imprese temono un contingentamento del credito da parte delle banche, meno credito, credito più oneroso, peggioramento nell’accesso ai finanziamenti, maggiore selettività, richiesta di maggiori garanzie. Finite le moratorie, che hanno rappresentato un piccolo elemento di salvaguardia, ci si dovrà aspettare un deterioramento del credito. La perdita del potere di acquisto (mai così come gli anni 80),è pari a 2300 euro per famiglia per I anno in corso. La casa resta al centro dei costi per le famiglie e nel carrello della spesa i cambiamenti dettati dalla crescita esponenziale dei prezzi, trasformerà le abitudini di spesa delle famiglie, che dovranno adottare vere e proprie strategie negli acquisti dei generi alimentari.

*Esperto di finanza ordinaria e agevolata

11 pensiero su “L’approfondimento: Gestione del rischio, come affrontare scenari imprevedibili”
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