Sarà la commedia “Sogno di una notte…” che William Shakespeare compose tra il 1595, a chiude “Le giornate shakesperiane”, la mini rassegna teatrale di quattro appuntamenti, due dei quali inseriti all’interno del cartellone dei “Concerti d’estate di Villa Guariglia”.
Pensata e diretta da Antonello Ronga, la mini rassegna, ha visto ottenere ottimi consensi per i primi due appuntamenti, che si sono svolti a Villa Guariglia lo scorso 13 e 14 luglio. Ora ci si sposta a Fratte, nell’Area Archeologica dove, il 16 ed il 17 si terranno gli ultimi due spettacoli, con ingresso libero fino ad esaurimento posti. Il primo appuntamento, inserito nel cartellone dei “Concerti d’Estate di Villa Guariglia”, è per il 16 luglio, alle ore 21. Di scena gli allievi dell’Accademia dello Spettacolo e del Musical di Baronissi che proporranno “Shakespeare in Love” gioco tra musica e teatro, per la regia di Serena Stella.
Il grande teatro shakespeariano riempie con la sua potenza drammaturgica lo spazio scenico, rendendolo senza tempo. Gli straordinari monologhi che hanno fatto la storia del teatro: da Romeo e Giulietta ad Enrico IV, da il mercante di Venezia a Sogno d’una notte di mezza estate riecheggiano su tavole di palcoscenico che, improvvisamente, ritornano antiche! Ma ecco la magia! Le note di bellissime canzoni pop, moderne, si appropriano dello spazio scenico legandosi in maniera così emotivamente pregnante con le emozioni delle parole shekespeariane che si perde il senso del reale. Tra parole e musica non c’è più confine! Non si avverte più dove finisce l’uno e dove comincia l’altra!
Shakespeare è moderno? Tutti lo dicono, questo spettacolo lo dimostra!
Si prosegue, poi, il 17 luglio, con l’ultima serata della mini rassegna teatrale. Ultima serata che vedrà alle ore 20.30 un momento musicale con protagonista il 20enne salernitano Michele Ricciardi, baritenore che proporrà al pubblico alcuni brani del suo repertorio musicale che spazia da Sinatra a Dean Martin, da Bublé a Bocelli, passando per Dorelli e molti altri. A seguire alle ore 21, gli allievi del Teatro Ridotto porteranno in scena “Sogno di una notte”, per la regia di Antonello Ronga.Un bosco, che non è un bosco. Un’estate che è più simile all’inverno.L’amore vero che non è vero amore. Un bellissimo sogno che si trasforma in unincubo. Un continuo susseguirsi di eventi che si alternano, in paradossalienigmi ed intrecci, una vera e propria mescolanza di mondi che unisce tante realtà per crearne una sola chesia di libera interpretazione per lo spettatore. Uno spettacolo da vivere perpoter sognare… Questo è “Sogni d’estate”, messa in scena che siispira – nei suoi Innamorati, Comici eTiranni e Elfi e Fate – al celebre “Sogno di una notte di mezzaestate”, la più famosa e rappresentata delle commedie del grande bardo. Uno spettacolo che nasconde, dietro lafacciata allegra della ’fiaba’, una venadi inquietudine e di cattiveria, lasciando affiorare lungo tutta larappresentazione emozioni profonde che appartengono a quella sfera irrazionale e grottesca di cui ogni essere umano fa esperienza quando si addentranei territori magici del sogno. L’amore, protagonista della storia. L’amore inteso come folgorazione improvvisa e totale: i comicisono innamorati dei soldi, gli amanti vedono solo se stessi abbandonando ognirazionale decisione. Tutta la realtà intorno a queste anime scompare, essediventano cieche, o meglio, vedono solo il frutto della loro immaginazione.
Pensata e diretta da Antonello Ronga, la mini rassegna, ha visto ottenere ottimi consensi per i primi due appuntamenti, che si sono svolti a Villa Guariglia lo scorso 13 e 14 luglio. Ora ci si sposta a Fratte, nell’Area Archeologica dove, il 16 ed il 17 si terranno gli ultimi due spettacoli, con ingresso libero fino ad esaurimento posti. Il primo appuntamento, inserito nel cartellone dei “Concerti d’Estate di Villa Guariglia”, è per il 16 luglio, alle ore 21. Di scena gli allievi dell’Accademia dello Spettacolo e del Musical di Baronissi che proporranno “Shakespeare in Love” gioco tra musica e teatro, per la regia di Serena Stella.
Il grande teatro shakespeariano riempie con la sua potenza drammaturgica lo spazio scenico, rendendolo senza tempo. Gli straordinari monologhi che hanno fatto la storia del teatro: da Romeo e Giulietta ad Enrico IV, da il mercante di Venezia a Sogno d’una notte di mezza estate riecheggiano su tavole di palcoscenico che, improvvisamente, ritornano antiche! Ma ecco la magia! Le note di bellissime canzoni pop, moderne, si appropriano dello spazio scenico legandosi in maniera così emotivamente pregnante con le emozioni delle parole shekespeariane che si perde il senso del reale. Tra parole e musica non c’è più confine! Non si avverte più dove finisce l’uno e dove comincia l’altra!
Shakespeare è moderno? Tutti lo dicono, questo spettacolo lo dimostra!
Si prosegue, poi, il 17 luglio, con l’ultima serata della mini rassegna teatrale. Ultima serata che vedrà alle ore 20.30 un momento musicale con protagonista il 20enne salernitano Michele Ricciardi, baritenore che proporrà al pubblico alcuni brani del suo repertorio musicale che spazia da Sinatra a Dean Martin, da Bublé a Bocelli, passando per Dorelli e molti altri. A seguire alle ore 21, gli allievi del Teatro Ridotto porteranno in scena “Sogno di una notte”, per la regia di Antonello Ronga.Un bosco, che non è un bosco. Un’estate che è più simile all’inverno.L’amore vero che non è vero amore. Un bellissimo sogno che si trasforma in unincubo. Un continuo susseguirsi di eventi che si alternano, in paradossalienigmi ed intrecci, una vera e propria mescolanza di mondi che unisce tante realtà per crearne una sola chesia di libera interpretazione per lo spettatore. Uno spettacolo da vivere perpoter sognare… Questo è “Sogni d’estate”, messa in scena che siispira – nei suoi Innamorati, Comici eTiranni e Elfi e Fate – al celebre “Sogno di una notte di mezzaestate”, la più famosa e rappresentata delle commedie del grande bardo. Uno spettacolo che nasconde, dietro lafacciata allegra della ’fiaba’, una venadi inquietudine e di cattiveria, lasciando affiorare lungo tutta larappresentazione emozioni profonde che appartengono a quella sfera irrazionale e grottesca di cui ogni essere umano fa esperienza quando si addentranei territori magici del sogno. L’amore, protagonista della storia. L’amore inteso come folgorazione improvvisa e totale: i comicisono innamorati dei soldi, gli amanti vedono solo se stessi abbandonando ognirazionale decisione. Tutta la realtà intorno a queste anime scompare, essediventano cieche, o meglio, vedono solo il frutto della loro immaginazione.