ROMA – Dopo la morte di Papa Francesco e le esequie in mondovisione, sono davvero poche le certezze sul futuro pontefice, anche in considerazione del fatto che sono troppe le voci che si rincorrono con i nomi dei papabili. L’unico dato certo è che il Conclave inizierà il prossimo 7 maggio. Come si legge sulle agenzie “Il programma di massima prevede la prima votazione nel pomeriggio del 7 maggio, e l’eventuale prosieguo nei giorni successivi con due votazioni la mattina e due il pomeriggio”. Resta fitto il mistero sul cardinale Becciu, come anche sui 135 porporati elettori che sono già diventati 134. Si parla già di fazioni contrapposte e tra progressisti e conservatori i moderati fungono da ago della bilancia, proprio di quella bilancia dalla quale dovrà uscire il nuovo capo della Chiesa universale.

Come avvertono da più parti, è obbligatoria una scelta condivisa, dal momento che per eleggere il Papa sarà necessaria una maggioranza qualificata di due terzi. Se mai si dovesse arrivare alla 33/a o 34/a votazione, si passerà  al ballottaggio fra i due cardinali col maggior numero di voti. Ma anche in questo caso sarà sempre necessaria una maggioranza dei due terzi.

I favoriti, secondo le cronache, restano gli italiani Parolin e Zuppi, mentre il cardinale Luis Antonio Tagle potrebbe essere una scelta di mediazione. Si affievoliscono le possibilità di avere un papa di colore a rappresentare l’immenso continente africano, anche se, come si sa, nulla è scontato.

Si rincorrono anche le svariate profezie che rimpolpano la storia colorita della fede, per la quale in molti in passato si sono spinti a vaticinare la fine della Chiesa, almeno quella che abbiamo sempre conosciuto.

Un fatto è certo, il prossimo Papa non dovrà fare solo i conti con la “cattedra di Pietro”, ma anche e soprattutto con la modernità che impone una visione a 360 gradi del mondo che ci circonda, compresa la fede in un Dio immanente e non pura essenza incatenato a sentimenti di facciata.

La fede è e resta un dogma, la vita quotidiana, purtroppo, non lo è.