Di Scala, conosciuto come lo Chef dei due Mondi, con il numeroso e qualificato team del suo ristorante Naples 15 ha servito, negli Stati Uniti d’America, la cena di gala con 1.800 invitati che ha fatto seguito all’inaugurazione della statua di Vel Phillips, la pioniera dei diritti civili e prima donna afroamericana nella storia eletta a ricoprire un incarico pubblico nello Stato del Wisconsin.
Nei giorni scorsi a Madison, capitale del Wisconsin, uno degli Stati Federati degli Stati Uniti d’America, è stata inaugurata la statua di Vel Phillips, la pioniera dei diritti civili e prima donna afroamericana nella storia eletta a ricoprire un incarico pubblico nello Stato del Wisconsin dove è stata Consigliere comunale della città di Milwaukee, Segretario di Stato nel 1978 e per un breve periodo anche governatore reggente ad interim. Alla presenza delle massime autorità del Wisconsin, la statua è stata scoperta all’interno dei giardini del Campidoglio. Alla cerimonia di inaugurazione è seguita una cena di gala organizzata tra gli altri da Michael Johnson, Presidente della Boys & Girls Clubs of Dane County associazione dedita alle iniziative di beneficenza per i bisognosi, Latonya Jackson e Corey Marionneaux che ha visto quale grande protagonista l’ischitano Salvatore Di Scala, detto lo Chef dei due Mondi tanto è famoso in Italia, in modo particolare nella città di Napoli, e negli Stati Uniti d’America dove il suo ristorante-pizzeria, Naples 15 insignito dal “New York Times” quale migliore pizzeria e cucina italiana in America, è da sempre frequentato da celebrità dell’NBA, della politica, della cultura e dello spettacolo come il compianto musicista Tony Bennet, tanto per citarne solo uno. Figlio di Anna Manzella e di Vincenzo Di Scala, nel 1984 Salvatore giunse in America come pugile professionista e da allievo del compianto Maestro pizzaiolo Gaetano Fazio, in pochi anni è diventato una celebrità nel campo della ristorazione americana. Intervistato per l’occasione da importanti reti televisive nazionali, con il suo numeroso e qualificato team, ha servito la cena a circa 1.800 personalità e celebrità giunte da ogni parte d’America con prestigiosi vini campani e portate che parlano tutto italiano, e per lo più napoletano, tra cui mozzarella di bufala, burrata, parmigiana di melanzane, parmigiano reggiano, ravioli all’aragosta blue e una sfoglia di pasta al caciocavallo podolico e tartufo ai limoni ischitani, spigola cilena e capesante con caviale. Uno dei piatti serviti è stato ideato a Napoli assieme alla Chef Carmela Abbate, famosa titolare, sul lungomare Caracciolo, del ristorante “Zi Teresa”. Come dolci sono stati serviti millefoglie, cannoli siciliani e zuppa inglese. Cosa aggiungere. Lo Chef-Pizzaiolo Salvatore Di Scala continua a rappresentare un vero e proprio orgoglio ischitano e napoletano all’estero, amato e benvoluto da tutti nello Stato del Wisconsin.
Gennaro Savio