Soffre il cuore, soffre l’anima a vedere ciò che sta succedendo in Medioriente. Ormai l’uomo ha deciso che la guerra è e resta l’unica igiene del mondo, ma soprattutto l’unico modo per far prevalere un’ideologia. Quando si combatte nessuno ha ragione, e tutti hanno torto, la diplomazia e la pace sono l’unico espediente che ci rende ‘homo sapiens’ ma per adesso siamo solo ‘homo homini lupus’.
Ma a prescindere da questi concetti, sui quali siamo tutti d’accordo, lo sconcerto viene sempre da un angolo del ring, mai da entrambi.
Tutti a condannare gli attacchi di Israele sulla Palestina, ma chi ha condannato Hamas quando ha invaso, ucciso e depredato la terra che una volta era santa?
Ma la cosa che più mi fa sorridere, oggi, con la guerra in Ucraina ancora nelle vene del mondo, è chi urla “Basta bombe su Gaza”, consapevoli che a Gaza c’è una popolazione civile che non centra nulla, o quasi, con il terrorismo islamico.
Ma io mi domando: qualche storico, o annali di storia, o testimonianze ancora in vita, ricordano qualche manifestazione o protesta indirizzata 80 anni fa a richiedere il “Basta bombe su Berlino”? A me non risulta, ne risulta dai libri di storia. Ma voi potreste dire: cosa centra Gaza con Berlino? Eh, centra amici cari, perchè come Berlino nel 1945 era considerata la tana del diavolo, così oggi anche Gaza è considerata allo stesso modo, e non solo per Israele, ma per il mondo intero. Sappiamo bene chi è Hamas, conosciamo bene l’idea dell’integralismo islamico sul mondo libero, un po quella di Putin e Xi sull’Occidente e sulla democrazia.
Un fatto è certo: in Medioriente si sta combattendo una guerra per procura, e il mondo, quello pensante e ancora libero, lo sa.