A Napoli e in Campania sta crescendo anche il turismo d’elite. Per Napoli, in particolare, un segnale arriva dai Grandi Alberghi. A via Verdi si avvicina l’inaugurazione dell’Hotel Marriott International, mentre nella storica via Chiatamone aprirà il Radisson. È stata annunciata anche la prossima venuta, entro il 2027, di una struttura Rocco Forte Hotels, che si insedierà nel Palazzo Caravita di Sirignano. Tutt’altro che trascurabile, in questo contesto, è l’arrivo entro luglio sul lungomare di Crazy Pizza, il marchio di Flavio Briatore.
Ma il fenomeno dei flussi di visitatori è già in atto da tempo ed è cominciato dai segmenti medio e basso. Nelle località marine del napoletano, in Puglia e in Sicilia, in questa prima metà del 2024 le presenze effettive sono superiori alle previsioni. A Nord, come a Sud, spicca l’incremento del turismo internazionale. In Italia, nel primo quadrimestre, ha superato i 46 milioni di notti, con un incremento del 9,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In questo trend si inseriscono anche aree del Mezzogiorno, a cominciare dalla Campania, dimostrando una capacità di attrazione per troppi decenni quasi assente, tanto da determinare il paradosso che zone potenzialmente più turistiche, per l’abbinamento tra bellezza dei paesaggi e clima confortevole, erano meno visitate.
Il fenomeno turismo è solo uno dei fattori trainanti dell’economia nazionale. A migliorare conti dello Stato c’è anche la bilancia commerciale. Sempre nei primi 4 mesi 2024 il saldo positivo tra export e import è stato di 17,6 miliardi, contro appena 1,5 del 2023. Insomma, la situazione congiunturale italiana è migliore di altre economie europee, come Francia e Germania.
Per consolidarla, vanno intensificati politiche e interventi diretti a favorire la crescita del Sud come nuovo motore produttivo della Penisola. Un traguardo possibile, purché si gestisca al meglio la mole di interventi messa in atto dal Pnrr e da altre fonti di finanziamento. Il rilancio del Sud, come evidenziano i dati recenti di Svimez, è sostenuto dall’attivazione di cantieri e dalla realizzazione di opere pubbliche che migliorano le condizioni di vita e operatività di residenti e imprenditori. Se le Istituzioni tutte viaggiano all’unisono, al centro come in periferia, e convergono nel puntare sul Mezzogiorno come l’arma in più per la ripresa economica e sociale, si attiverà anche l’auspicata espansione della base produttiva manifatturiera, fondamentale per avvicinare strutturalmente il Sud al Centro Nord e all’Europa.