di Gianni Lepre

“Ha la visione immaginifica dell’intellettuale e il pragmatismo decisionista del manager. Difficile trovare qualcuno che gli voglia male, è una goccia che scava, un passo ogni giorno alla volta verso l’obiettivo, che raggiunge sempre in modo inaspettato ma naturale”. Il breve ma intenso ritratto che ne fa Pietro Senaldi su Libero rende giustamente merito al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (nella foto). Chi, come il sottoscritto, ha il piacere di conoscerlo da anni, si ritrova pienamente in parole che cesellano un personaggio unico, che sorprende per la presenza contestuale di brillantezza e apparente mitezza caratteriale (nasconde una grande determinazione!), capacità relazionali e intuizioni geniali. Sangiuliano può davvero aiutare il governo di centrodestra a trasformare culturalmente l’Italia, e lo sta dimostrando fin dalle prime battute, con una serie di idee, spunti e ‘scelte di campo’, come la decisione, di visitare l’Istituto di studi storici e la fondazione biblioteca di Benedetto Croce. O come la forte attenzione verso il restauro di Palazzo Fuga.

Il Ministro intende recuperare valori identitari di una nazione nata culturalmente molto prima che politicamente, con il Risorgimento. Ma sa bene anche che questo ritorno ai valori dovrà coniugarsi con una modernità di approccio verso sistemi economici e sociali che, assicura, la destra sa declinare molto meglio di una sinistra segnata dall’errore di rincorrere modelli estranei alle radici nazionali, come quelli mutuati dal partito democratico statunitense.  

Al Ministro Sangiuliano, in questo suo impegno per valorizzare l’italianità, proporrei di non trascurare le cosiddette arti minori. Un museo italiano dell’oreficeria potrebbe contribuire al successo del made in Italy nel mondo, valorizzando al tempo stesso percorsi culturali di fascino e suggestione incomparabili, come la riscoperta della manualità come espressione artistica.

Nell’ambito di un rilancio dell’artigianato d’eccellenza, potrebbero trovare spazio anche iniziative per la valorizzazione della tradizione partenopea. Penso alla possibilità di sostenere, anche attraverso la decisa azione del Ministero, percorsi progettuali diretti a ‘riannodare’ le vie dell’artigianato artistico e della cultura: da Borgo Orefici a Piazza Mercato, a San Gregorio Armeno, alla Sanità.

Per anni è rimasta un’idea; con il Ministro Sangiuliano e il suo decisionismo ‘soft, che scava nella pietra goccia dopo goccia, il sogno può diventare realtà.

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