I recentissimi dati ufficializzati da Srm ricerche ci dicono che, nel 2023, il turismo in Italia è cresciuto del 4,6%, ma che nel Mezzogiorno l’incremento è stato in percentuale poco più della metà, il 2,5%. È bene che questo comparto cresca ed esplichi nel pieno le proprie potenzialità, in un territorio così ricco di valori paesaggistici e artistico culturali, ma lascia perplessi che un’area in ritardo e, se si guarda al fattore climatico, ancora più ricca di componenti favorevoli rispetto al Centro-Nord, non riesca a conseguire risultati paragonabili a quelli del resto della nazione. L’eccezione luminosa è la Campania, cresciuta del 5%, più della media nazionale. Il resto del Mezzogiorno dovrebbe seguire l’esempio soprattutto di Napoli, che negli ultimi tempi, con tutte le sue criticità, ha saputo rendersi più attrattiva anche grazie alla creatività culturale di tanti talenti. Ma ha giovato anche la disponibilità a un confronto costruttivo tra il Comune, la Città Metropolitana e il Governo centrale. Un ruolo importante lo sta svolgendo e potrà svolgerlo ancora di più il protagonismo virtuoso del ministro Sangiuliano. Sempre attento e sensibile quando si tratta di valorizzare il patrimonio culturale dell’Italia e, in particolare, del Mezzogiorno. Tra gli ultimi apprezzabili esempi, non trascurerei l’impegno manifestato per una ripresa degli scavi alla villa dei Papiri a Ercolano. Appena pochi giorni fa è stata divulgata la scoperta di alcuni studiosi internazionali che hanno accelerato la decodificazione dei testi della celebre biblioteca di Lucio Calpurnio Pisone, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Al di là dell’interesse straordinario per la possibile scoperta di nuovi papiri contenenti capolavori dell’età classica finora rimasti sconosciuti, il solo rinvenimento di nuovi preziosi documenti calamiterebbe su Napoli l’interesse di migliaia di studiosi. La politica culturale di alto respiro è fatta anche di intuizioni lungimiranti come queste. Così come di sostegno concreti per la riqualificazione delle strutture della cultura. Di questi giorni è la supervisione da parte del Ministro degli interventi di efficientamento energetico e riqualificazione di alcuni ambienti del complesso museale di Capodimonte, in compagnia del nuovo direttore Eike Schmidt. Questa attenzione costante è la migliore garanzia perché, a Napoli come nel resto del Sud, la salvaguardia e il rilancio del bene culturali viaggi di pari passo con un forte aumento dei flussi di turismo qualificato, provenienti dal resto d’Italia e del mondo.