Nonostante il preannunciato maltempo, Napoli è tornata sold out anche durante il week end lungo del 2 giugno, a conclusione del quale era compresa la grande festa scudetto di fine campionato. Le previsioni di Confesercenti stimavano in circa 165 mila le presenze di turisti a Napoli, su un totale di 246 mila calcolati per tutta la regione. Alla fine, in città si sono superate le 170 mila presenze soltanto in città, con un giro d’affari di 45 milioni di euro tra incassi del settore ricettivo, della ristorazione, del commercio e di tutti gli altri servizi del comparto del turismo. Anche festeggiare uno scudetto rientra nella cultura di un popolo e una buona fetta di turismo nostrano e anche straniero ha deciso di trascorrere il ‘magic moment’ conclusivo nel capoluogo partenopeo proprio per assistere alla grande festa di colori, sapori ed emozioni che solo la Napoli del tifo riesce a dare. Come già il periodo pasquale, anche questo ponte del 2 giugno ha rappresentato una prova generale di quella che potrà essere la stagione estiva, per la quale gli esperti già prefigurano un pienone senza paragoni fino ad autunno inoltrato. Si tratta di un fenomeno da governare, non certo da contrastare. La vocazione turistica è naturale per una città che, tra meraviglie naturali e testimonianze storiche, artistiche e archeologiche, è unica al mondo. È tuttavia importante fare fronte a numeri in vertiginosa ascesa migliorando i servizi e implementandoli. Disorganizzazione e carenze, dai trasporti alla gestione dei rifiuti allo stesso ordine pubblico, sono criticità che possono ribaltare un trend positivo con la stessa velocità con cui si è manifestato. Nessuno se lo augura, ma bisogna impegnarsi perché non accada.  La stessa tipologia di offerta turistica va migliorata. La festa scudetto ci ha insegnato una cosa fondamentale: il grande interesse al folklore locale da parte di chi viene da lontano. C’è chi desidera un’immersione totale negli usi e costumi napoletani. Va dunque incoraggiato, con la definizione di percorsi finalizzati alla scoperta della città dai mille colori che incantano il mondo. Diversificare e incrementare i luoghi da visitare è un’altra strada da tracciare, con iniziative quali la riqualificazione di Palazzo Fuga, voluta fortemente dal lungimirante Ministro Sangiuliano. Va infine ampliata l’offerta di strutture ricettive di medio e soprattutto di alto livello, per puntare a segmenti di fascia elevata, con grande capacità di spesa e incidenza relativa in termini di impatto ambientale.