L’Ucraina nella Nato non è l’unica garanzia per Kiev, ma l’unica per l’intera Europa, e non è necessario nemmeno spiegare il perchè. Non esistono di fatto, sic rebus, spiragli per una pace giusta, anzi, al contrario, esiste solo una resa incondizionata da parte di Kiev che non solo dovrebbe cedere il 20% del Paese a Putin, ma dovrebbe tornare sotto la sfera di influenza sovietica senza se e senza ma. L’ingresso di Kiev in Europa rappresenterebbe per Mosca solo un salvacondotto per tornare a spostare di tutto in occidente via Ucraina. Ma nient’altro. La Russia però deve affrettarsi, perchè non è detto che Donald Trump aderirà al pacchetto Putin, come non è detto che l’Ucraina aderirà alla sua sconfitta definitiva. Anzi, a giudicare dalle tante esercitazioni al confine del Soviet non si direbbe proprio. Se l’Europa si conferma un “verme militare”, la Nato è di diverso avviso anche in considerazione del fatto che i paesi baltici non hanno nessuna intenzioni di veder sfilare i carri armati di Mosca sulle proprie strade. E se la Storia è maestra di vita, allora questo capiterà sicuramente nel momento in cui Putin si sentirà legittimato a occupare e distruggere altri Paesi. L’adesione alla NATO resta per Kiev l’unica speranza di continuare ad esistere, e per l’Europa di non trovarsi in un conflitto nucleare a breve termine. Una Russia sconfitta su tutti i fronti potrebbe diventare come Sansone legato alle colonne e tirar giù con lei il mondo intero. Tutta questa storia è e resta un RISIKO, non sapremo mai la verità ma una cosa è certa: La cosiddetta terza guerra mondiale inizierebbe all’indomani della vittoria della Russia in Ucraina.