Il consigliere regionale: “La Giunta non ha avviato un’analisi indipendente sul progetto”
“Alcune settimane fa, con un’interrogazione alla Giunta regionale, ho chiesto di verificare lo stato autorizzativo e realizzativo dell’impianto idroelettrico di regolazione del Bacino di Campolattaro e di garantire che lo stesso non metta a rischio l’ecosistema del Parco Nazionale del Matese. La risposta che abbiamo ricevuto oggi è del tutto insoddisfacente. L’amministrazione si è limitata a richiamare le conclusioni di progettisti non meglio specificati del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica, trasmesse al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, secondo cui “non si ravvisano profili di incompatibilità” tra l’impianto e il progetto di utilizzo idropotabile delle acque dell’invaso. Una posizione che appare superficiale e priva di un’adeguata verifica autonoma. Limitarsi a riportare le valutazioni dei progettisti, senza avviare un’analisi indipendente, significa rinunciare al ruolo di garanzia e tutela che spetta alla Regione. Inoltre, la questione centrale della compatibilità tra l’impianto idroelettrico e il Parco Nazionale del Matese è stata sostanzialmente ignorata, segno evidente che non è stata condotta alcuna valutazione specifica in merito. La nascita del Parco rappresenta un passaggio cruciale per la tutela dell’ecosistema e della biodiversità di un’area di straordinario valore ambientale: qualsiasi intervento infrastrutturale che possa comprometterne l’equilibrio deve essere esaminato con la massima attenzione”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi.
“Auspico che le perplessità espresse da esperti e associazioni ambientaliste, in particolare da Italia Nostra – Sezione Matese Alto Tammaro, ricevano la giusta considerazione. È dovere della Regione verificare con rigore l’effettiva compatibilità dell’opera con il Parco, coinvolgendo non solo gli enti locali, ma anche le comunità, le associazioni ambientaliste e tutti i soggetti interessati. La Giunta riveda il proprio approccio e avvii un percorso di analisi più approfondito e trasparente, che garantisca la tutela del territorio e il rispetto degli obiettivi di conservazione del futuro Parco Nazionale del Matese”.