Il consigliere regionale: “Grave il lessico che circola sulla vicenda”
“Il divieto di sbarco a 35 naufraghi della Ong Humanity 1 rappresenta una tra le vicende più buie della nostra storia repubblicana. Il “braccio di ferro” dell’attuale governo e, segnatamente, del Ministro degli Interni non considera quanto prevede la nostra carta Costituzionale all’art. 10. Sono indignato, come cittadino italiano, per il lessico, a dir poco aberrante, che circola sulla vicenda. ‘Sbarco selettivo’ e ‘carico residuale’ evocano pagine nefande della nostra storia contemporanea. Evidentemente a qualcuno sfugge che stiamo parlando di persone con nome, volto e storie disastrose. Faccio presente, inoltre, che il binomio ‘extracomunitario irregolare’ è un clamoroso ossimoro. Non ho mai visto una persona che, nello scappare dalla propria patria a causa di siccità, fame o guerre abbia avuto la possibilità di richiedere un regolare visto d’ingresso per l’Italia”. Dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Ciampi.
“Come si può definire ‘non fragili’ 35 naufraghi che, nella migliore delle ipotesi, sono sconquassati psicologicamente? Il governo continua a portare avanti una triste propaganda sulla pelle delle persone, come testimonia la norma anti rave, ma la nostra Repubblica – continua Ciampi – merita rappresentanti che adempiano con disciplina e onore alla delicata funzione pubblica che gli è stata affidata”.”Condivido l’appello del presidente Conte, l’urgenza di queste ore evidenzia che la gestione dei flussi migratori non può essere demandata alle diverse disposizioni delle singole nazioni. Serve un coordinamento europeo per l’adozione di un meccanismo comunitario di gestione, accoglienza e redistribuzione dei migranti che raggiungono le coste europee”.