Roma, 17 febbraio – “Nei giorni scorsi era stato accolto con favore il percorso avviato dalla provincia di Treviso, dalla Regione Sardegna, da altri numerosi enti locali per l’acquisto di crediti fiscali dalle imprese. La scelta del Governo, invece, è disastrosa poiché cancella la cessione dei crediti e lo sconto in fattura per nuovi interventi ed apre una voragine economica e sociale”. Così Paola Marone, presidente di Federcostruzioni, commenta il provvedimento varato ieri dal Consiglio dei Ministri. “Il Governo – continua Marone – non ha individuato soluzioni per i crediti bloccati nei cassetti fiscali di imprese e professionisti. Così facendo si distruggono imprese di costruzioni, professionisti e famiglie. Il comparto delle costruzioni è fondamentale per l’economia del nostro Paese, come ha dimostrato la crescita del Pil del 2022, sostenuto in larga parte dalla nostra filiera” aggiunge la leader di Federcostrostruzioni, la federazione di Confindustria che rappresenta 2.800.000 occupati e realizza 475 miliardi di fatturato annuo. “Adesso, purtroppo, ci ritroveremo a fare i conti con fallimenti, contenziosi per opere incomplete e lavoratori espulsi dal mercato. Restano gli incentivi fiscali con recupero spalmato negli anni come meccanismo di detassazione. In sostanza – conclude Marone – possono usufruire degli incentivi fiscali solo le persone capienti, che possono anticipare il capitale. Siamo di fronte ad un disastro e va tentata ogni via per scongiurarlo”.