ROMA – E’ il caso di ricordare un grande direttore, Emilio Fede, che che in un fuori onda divenuto virale ebbe a dire: “Che figura di merda!!!”. Una esclamazione tanto roboante quanto ascrivibile a molte circostanze anche attuali: esempio mirabile è l’assoluzione del vice premier e ministro dei trasporti Matteo Salvini nell’ormai storico contenzioso ‘Open Arms’. Ovviamente l’esclamazione del direttore Fede è oggi ascrivibile alla figuraccia che la sinistra italiana compatta e convinta ha collezionato sul caso Salvini, dopo la mostrificazione  del personaggio e la inopportuna beatificazione di scafisti e markettari dell’immigrazione clandestina. In pratica, e volendo sintetizzare il pensiero cattocomunista, non è che l’Italia abbia bisogno di immigrati per il mercato del lavoro o per rimpinguare la popolazione, ma abbiamo bisogno di immigrati da regolarizzare a cui inviare la scheda elettorale. E questo in buona e sintetica sostanza. Su questo, come su tante altre iniziative, la sinistra tricolore, oggi, a trazione Shlein/Conte, continua a picconare cocciutamente il governo Meloni incassando degli autogol imbarazzanti e che spiazzano anche la stessa storia. Evviva la democrazia che è e resta garanzia di confronto, nonostante c’è chi si nasconde dietro al dito.