“Il Mezzogiorno come motore della ripresa dell’Italia, e io aggiungo dell’Europa, merita una riflessione approfondita.
I dati economici, infatti, confermano che la crescita del Mezzogiorno sta accelerando e si sta facendo strada in modo significativo, con impatti positivi non solo per l’Italia, ma per l’intera area euro.
Così il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea e Commissario europeo per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e riforme della Commissione Von der Leyen dal 1 dicembre 2024, Raffaele Fitto,
intervenendo in videomessaggio, perché impossibilitato ad essere presente per i sopraggiunti impegni istituzionali a Bruxelles, al convegno sul tema: “Mezzogiorno motore della ripresa dell’Italia” promosso dall’Unione Industriali insieme alla Fondazione Ugo La Malfa e all’Abi (Associazione Bancaria Italiana) con gli interventi del Presidente di Unione Industriali Napoli,Costanzo Jannotti Pecci, del Presidente della Fondazione Ugo La Malfa, Giorgio La Malfa, e del Presidente dell’Abi,Antonio Patuelli.
“I dati, infatti, – ha detto il Vice presidente e Commissario UE – ci aiutano in questa lettura. Secondo l’Istat, nel 2023 il PIL del Mezzogiorno è cresciuto del 1,3%, superando la media nazionale e mostrando una dinamica positiva rispetto alle regioni del Nord, dove la crescita è stata più contenuta.”
“Questo dato è un chiaro segnale che il Sud sta contribuendo in modo crescente alla ripresa economica dell’Italia e di conseguenza anche dell’Europa- ha rilevato, il Vice presidente e Commissario UE Fitto, specificando che anche sul fronte delle occupazioni il Mezzogiorno ha registrato i maggiori guadagni con un aumento degli occupati pari al 2,5%. Un dato che trova conferma nel rapporto Svimez, che nel luglio del 2024 ha evidenziato come nel 2023 il PI del Mezzogiorno sia cresciuto dell’1,3%, superando la media nazionale del 2009, con un contributo significativo degli investimenti pubblici.”
“Nel contempo – ha detto inoltre Vice presidente e Commissario Ue – la crescita è rallentata a causa della frenata dell’industria nel Nord, mentre nel centro è vista una stagnazione. Tuttavia è importante sottolineare come la spesa pubblica per gli incentivi alle imprese sia cresciuta del 16% al Sud, affrontando un incremento più marcato nel centro Nord.
“Questo differenziale – ha rilevato – riflette la difficoltà del tessuto produttivo meridionale che caratterizzato da un numero inferiore di imprese di grandi dimensioni trova più complesso assorbire le misure di incentivo per
l’ammodernamento tecnologico e digitale, in particolare previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.”
“Secondo il Vice presidente e Commissario Ue, Fitto per fare del mezzogiorno il motore della ripresa è necessario quindi un intervento strutturale che coinvolga, sia gli investimenti pubblici che le semplificazioni normative, al fine di attrarre ulteriori investimenti.”
“In tal senso – ha evidenziato – la zona economica speciale, scelta condivisa tra Governo e Commissione europea nel luglio del 2023, ha creato un ambiente favorevole agli investimenti, come dimostrato dal grande numero di richieste, in particolare per il credito d’imposta.
I Settori strategici come il turismo, l’innovazione, l’agricoltura e l’agroindustria, le filiere energetiche ed ambientali, la chimica, la farmaceutica, l’aerospaziale e l’automotive sono al centro di questo sviluppo.
Il tasso di crescita e l’incremento dell’occupazione sono segnali di una economia che si sta rimettendo in moto. Ora è essenziale però coniugare questi progressi con un adeguato sostegno finanziario, in modo da garantire alle imprese una prospettiva a lungo termine e stimolare gli investimenti per migliorare l’efficienza e la sostenibilità ambientale della produzione.”
“Un altro passo fondamentale – ha sostenuto il Vice presidente e Commissario Ue, Fitto – riguarda l’adeguamento delle competenze necessarie per affrontare le sfide dell’innovazione e della transizione energetica e digitale.”
“In questo contesto – ha evidenziato – il Mezzogiorno ha un’opportunità unica per giocare un ruolo centrale se si fa uso razionale ed efficiente delle risorse del piano nazionale di ripresa e resilienza, delle politiche di coesione e degli strumenti ordinari. La Commissione europea è pronta a sostenere tutte le iniziative che puntano a ridurre i divari territoriali e a liberare il Sud dalla trappola dello sviluppo, con l’obiettivo di trattenere i talenti, supportare le imprese e stimolare l’economia.
“Per raggiungere questi obiettivi – ha specificato il Vice presidente e Commissario UE – è essenziale che vengano realizzati tutti gli investimenti pubblici previsti da PNRR che rappresentano circa il 40% del piano e che si acceleri nell’attuazione delle politiche di coesione destinate in gran parte al Mezzogiorno.”
“Parliamo – ha ricordato – di ingenti risorse distribuite tra accordi regionali e amministrazioni centrali. Le risorse quindi ci sono e sia il PNRR che la Commissione europea sono allineati con gli obiettivi di finanza pubblica del piano strutturale e di bilancio. Parallelamente dobbiamo potenziare gli strumenti finanziari in grado di attivare e migliorare la qualità del credito affinché il sistema imprenditoriale possa disporre tempestivamente degli risorsi necessari per realizzare gli investimenti.”
“La vera sfida – ha detto il Vice presidente e Commissario UE , Raffaele Fitto, ringraziando per l’invito, augurando il buon proseguimento dei lavori e che non mancheranno nuove occasione per proseguire le riflessioni avviate – non consiste nel rincorrere le necessità altrui, ma nell’investire in ricerca e innovazione per aprire nuovi mercati e sviluppare nuove tecnologie. Solo così il Sud potrà tornare ad essere non solo un attore centrale dell’economia italiana ma anche un motore di sviluppo per l’intera Europa.”