RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Il progetto di ampliamento e nuova realizzazione di posti barca a Mergellina (250 circa con 1,2 km di ormeggi pare) è l’ennesimo atto di prepotenza e tracotanza da parte di chi pensa di realizzare profitti attraverso lo sfruttamento del suolo e del sottosuolo e, adesso, anche del mare. Facendosi scudo di una pretestuosa quanto elitaria domanda di posti barca, gli ideatori di tale nuovo “business” pensano di utilizzare la cartolina di Napoli (come dicono gli acculturati il brand Napoli) per trasformare il lungomare e quel poco di spiaggia che ancora resta in un posto per pochi, ricchi e potenti. Nel mentre cittadini, comitati, associazioni si battono per restituire alla balneabilità pubblica maggiori porzioni di costa e di spiaggia sottraendola ai diversi concessionari “a vita” che hanno reso privata circa il 95% della costa napoletana, il mondo imprenditoriale torna all’arrembaggio per “prendersi” il mare! Un vero assalto di pirati, incuranti dell’interesse collettivo che vorrebbe mare pulito, accessibile e gratuito: il mare non è di proprietà di nessuno, è dell’umanità intera! Invitiamo tutti i cittadini, gli intellettuali, gli ambientalisti a far sentire la propria voce. Dopo l’Assise di Palazzo Marigliano invochiamo l’Assise di Palazzo Donn’Anna! Non si può assistere inermi allo scempio incontrollato della città. Patti scellerati tra imprenditori, costruttori, pubblici amministratori non possono e non devono passare sopra la testa dei cittadini. E’ calato un inquietante silenzio della “intellighenzia” napoletana su tutti gli atti di questa amministrazione ed anche i mezzi di informazione non aiutano l’opinione pubblica ad orientarsi su ciò che è utile e giusto e ciò che non lo è. Dopo le mani sulla città (cementificazione incontrollata), dopo le mani sotto la città (box privati interrati dovunque) adesso anche le mani sul mare! Basta.
Comitato San Martino