Da mangiarsi le mani… Capiterà più al Napoli un’ occasione come quella dell’ Olimpico di vincere e allungare in classifica dopo il pareggio pomeridiano dell’ Inter in un derby sicuramente intenso e, per certi versi, sfortunato con tre legni colpiti?
Resta il rammarico agli azzurri di essersi fatti raggiungere a due minuti dal triplice fischio di un Fabbri poco convincente, da una Roma che ha resistito strenuamente per oltre 60 minuti per lanciare il cuore oltre l’ ostacolo negli ultimi venti minuti quando Ranieri ha mandato in campo tutta la batteria di fuoco a sua disposizione. Va detto, però, che l’ esperto tecnico del Testaccio, dopo lo sforzo di Europa League di giovedì sera e alla vigilia degli ottavi di Coppa Italia contro il Milan, la partita aveva deciso di giocarsela proprio come è andata …Primo tempo di marca azzurra, ripresa con la Roma a rischiare ma più decisa ad offendere che a difendersi.Ed in effetti il Napoli ha dominato nelle statistiche del primo tempo, tra conclusioni e possesso palla, andando in vantaggio al 29′ con un’ illuminante idea di Juan Jesus che con un lancio di quaranta metri pescava Spinazzola sull’out sinistro. L’ altro ex della gara stringeva al centro uccellando uno sventato Svilar in uscita folle con un pallonetto precisissimo.
I giallorossi però, pur difendendosi soltanto, nonostante le scelte di Ranieri di tenere a riposo molti titolari non sono mai andati al tappeto. E nella ripresa, con le mosse preparate da Ranieri, hanno giocato con la testa, c’hanno messo gamba e cuore ed alla fine sono stati premiati tra il tripudio dei loro tifosi che, forse, non ci credevano più.
Così mentre nel primo tempo la Roma s’era fatta viva solo con un colpo di testa di N’dika sul quale Meret interveniva con grande prontezza, nella ripresa l’ inerzia della partita cambiava completamente a favore dei giallorossi con il Napoli attento a controllare gli avversari ma che piano piano lasciava troppo campo agli uomini di Ranieri che, tra il 64′ e il 79′, mandava in campo i suoi pezzi da novanta: Dovbyk,Paredes, Baldanzi e Dybala.
E quando il Napoli di Conte vuole gestire gara e risultato tenendo basso il ritmo non fa altro che agevolare il talento puro di campioni che non hanno bisogno del gioco …per giocare. Sanno farlo…da soli. È il gol del pareggio è così arrivato al minuto 92 con il Napoli tutto chiuso nella sua area che ha concesso a Saelemaekers campo e spazio per mettere dalla destra un cross preciso sul palo lontano dove, ignorato dai difensori azzurri, si trovava Angelino che con un sinistro a volo regalava un punto meritato alla sua squadra.
Due punti persi, a nostro sommesso avviso, da un Napoli che avrebbe dovuto approfittare nel primo tempo della Roma 2.0 messa in campo da Ranieri per chiudere la partita e giocare senza affanno un secondo tempo assai brutto dal punto di vista tattico e di attenzione.
La squadra, più che atleticamente,ci sembra stanca mentalmente e i risultati di Atalanta e Inter hanno inconsciamente portato gli azzurri a gestire il gol del vantaggio di Spinazzola. Conte nel dopo gara ha plaudito l’ impegno e i risultati dei suoi ragazzi quasi a voler fare capire che la coperta della rosa è comunque corta.
Il mercato chiude stasera e il tecnico spera ancora in qualche colpo last minute della società. È arrivato comunque, un altro risultato positivo grazie ai giocatori sui quali Conte ha puntato sin dal suo arrivo per risolvere problemi non solo di ordine tattico. Finora c’è riuscito benissimo. Alla società dargli i tasselli giusti per un Napoli che non soffra come è accaduto a Roma dove l’ occasione sprecata è stata solo degli azzurri per allungare su Inter e Atalanta.