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Eravamo tutti felici quel 4 maggio 2023 alle 22,37.  Il Napoli aveva appena vinto lo scudetto dopo 33 anni.  Nelle settimane successive, aria di festa in città per più di un mese, ma soprattutto la consapevolezza che ormai il Napoli era diventato grande.  Poi, via Spalletti e i primi dubbi sul futuro: ma Napoli voleva vincere e lo stesso presidente lo aveva annunciato anche la sera della consegna della coppa: “Bisogna vincere, vincere ed ancora vincere”. Poi Garcia, poi il licenziamento, poi la confusione con Mazzarri e Calzona.  Il resto lo conosciamo, Napoli fuori dall’Europa dopo 15 anni.  In quanti avrebbero scommesso di vedere  il Napoli scudettato addirittura chiudere il campionato 2023/2024 in decima posizione ?  Una vergogna senza fine, sconfitte con squadre che hanno lottato per non retrocedere, squadra sempre allo sbando, partite con sbadigli sopra i nostri divani di casa.  Eppure erano gli stessi giocatori dello scudetto, mancava Kim certo, ma è bastato questo per vedere sprofondare il Napoli ? No, è mancata la voglia di lottare, mancata la voglia di difendere il titolo, mancata la voglia di scendere in campo. Presunzione ? Poca cattiveria ? Poco dialogo tra società e giocatori stessi ? Cosa è mancato a questo Napoli ? Ce lo chiediamo in tanti, e vogliamo delle risposte. Ora, subito, per rispetto dei tifosi che presenti sempre al Maradona ad incitare la maglia più che i giocatori. Ora serve la svolta, serve riportare entusiasmo con un nuovo allenatore.  Sembra arrivi Conte: è lui l’uomo giusto per ritornare in Europa ? E’ lui l’allenatore giusto che riporterà entusiasmo in un ambiente spento ? Rivoluzione in panchina, ma anche in campo. Via chi non vuole restare a Napoli. Via, chi non vuole indossare più la maglia azzurra, perchè, come diceva Spalletti, bisogna lottare per …Lei.