“Ci vuole lo stesso impegno e la stessa intensità dell’inizio”.  14 novembre 2023, Walter Mazzarri tornava a sedersi sulla panchina del Napoli. Accolto con il clamore del popolo proprio come si fa con i vecchi amori, nostalgia di un sentimento che sembrava essersi spento nei tifosi del Napoli dopo la parentesi Garcia. Scintilla che a differenza del vecchio tecnico sembrava essersi accesa subito tra Mazzarri e i suoi giocatori, emblematico l’abbraccio tra lui e Kvaratskhelia al termine della partita vinta a Bergamo contro l’Atalanta. Ma ora dopo 2 mesi passati e un 2024 appena iniziato, la situazione è tutt’altro che rosea. In questo momento il Napoli si trova al 8° posto in campionato, completamente fuori dall’europa, con la quota Champions League che dista 5 punti. Svantaggio non cosi enorme da recuperare, ma i campanelli d’allarme mostrati nelle ultime uscite sono molteplici ma soprattutto preoccupanti. L’effetto Mazzarri sembra essere subito svanito e anche l’umore della piazza è ai minimi storici, tutto questo dopo uno scudetto vinto dominando in lungo e in largo. Metamorfosi vista pochissime volte in una squadra campione d’italia, al giro di boa del campionato il Napoli ha accumulato un differenziale negativo di 19 punti rispetto allo scorso anno. Scarse motivazioni, scarsa tenuta fisica, colpe che sono difficile da imputare un singolo soggetto. Ognuno in questo Napoli avrebbe e ha il diritto di fare di più, a partire dai giocatori, controfigure di quelli dello scorso anno, della squadra più divertente d’Europa. La cura a questo “malanno” sembrava potesse essere Walter Mazzarri. Dell’”amore” che egli ha per la piazza di napoli e lo stesso che provano i tifosi del Napoli per lui. Per tutti i meravigliosi ricordi che ha lasciato in dote a una squadra, che in quegli anni stava iniziando a sognare per la prima volta. Dopo la realizzazione del sogno più grande, il ritorno a simboleggiare ancora una volta, la voglia che ha Napoli di vivere grandi emozioni. Proprio qui torniamo al nostro titolo a omaggiare Massimo Troisi, in quel film che parla di come un amore finisce e tutti i disperati motivi per recuperarlo. Concludendo che non è amore ma un calesse, le aspettative di un amore non mantenute, la delusione di non essere riusciti a far trovare una quadra, ma allo stesso tempo la soddisfazione di averci provato. Il film si chiude con l’incontro in un bar, tra Troisi e Cecilia, donna che ha lasciato all’altare, un incontro dolceamaro, nessuno si da colpe, sembra che non sia successo nulla, tutto è tornato come prima.  Come al primo incontro, non c’è piu nessuna voglia di riconquistarla, ma si capisce solo Che c’è un grande bene e nonostante tutto se lo vorranno per sempre.
Esiste modo migliore per rappresentare l’attuale seconda avventura tra Mazzarri e il Napoli? Probabimente no, nonostante tutto va per il verso sbagliato, tra Napoli e Mazzarri rimarrà per sempre un legame indissolubile che una sola stagione non potrà cancellare.