NAPOLI – “Sono contenta di essere ritornata al Nauticsud rappresentativo di un settore strategico per il Pil e la crescita.  I dati confermano trend positivi nel 2024, la nautica da diporto è un settore importante anche per le piccole e medie imbarcazioni.  Oltre che, ricordiamo sempre, che siamo leader con il 54% delle quote del mercato per i  super yacht, quindi per quell’altro segmento che è il segmento più alto, però soprattutto in Italia, soprattutto anche nel sud, le barche di queste dimensioni dai gommoni che oggi riscontrano grande successo così anche imbarcazioni di dimensioni più ridotte, sono quelle che consentono alle famiglie di poter fare le vacanze, di poter un fine settimana. Quindi penso che questo evento sia importante, sia per la stessa associazione con il Presidente Amato, ma proprio perché è un asset per il turismo, quello del turismo nautico, molto importante per poter ancora crescere.”

Così il Ministro del Turismo, Daniela Santanche’ intervenendo al 51mo Nauticsud, in occasione del convegno sul tema: “Il cambio di paradigma per la nautica da diporto.”, organizzato dalla Mostra d’Oltremare di Napoli in collaborazione con Afina (Associazione Filiera Italiana della Nautica) presieduta da Gennaro Amato. 

In corso alla Mostra d’Oltremare di Napoli sino a domenica 16 febbraio l’edizione 2025 del salone nautico si conferma particolarmente attrattiva con l’affluenza di pubblico del weekend di apertura, superiore ai numeri dello scorso anno grazie alle numerose novità esposte tra le imbarcazioni con i primi modelli delle produzioni 2025, ma anche grazie alle curiosità presentate per il segmento accessori e, in particolare, per alcune importanti innovazioni tecnologiche che lanciano la nautica verso l’ecosostenibilità.  “Per andare avanti – ha rilevato il presidente Afina, Amato – servono le marine perché l’Italia con 8.500 km di costa ha ben poche marine. Oggi siamo arrivati al punto che abbiamo un travaso di 10 litri e una una tanica di 5, ragione per cui 5 vanno fuori. Quindi c’è il bisogno di costruire marine, marine, marine, perché danno la possibilità ai produttori della filiera nautica di qualunque dimensione di essere pronti a poter fare sì che il cliente possa comprare e fare l’ormeggio.” Fondate argomentazioni attribuiscono alla nautica nel Mezzogiorno significative potenzialità’ di strumento trainante per l’economia italiana.  Un riconoscimento che vede assolutamente d’accordo il Ministro del Turismo, Santanche’.  “lo testimonia – ha detto – anche la mia presenza qui oggi. È un segmento per il quale, ha ragione il Presidente, ci vogliono più marine, perché, giustamente, altrimenti una persona ha un imbarcazione e poi non sa dove poterla ormeggiare. Peraltro mi ricordo che il Presidente De Luca aveva stanziato una cifra importante per fare la marina a Napoli, perché è importante, come assolutamente è importante che ci sia in tutte le coste italiane.”  “Noi – ha evidenziato la Ministra del Turismo – abbiamo tantissimi chilometri di coste e dobbiamo realizzare degli approdi, delle marine per dare spazio alle imbarcazioni, per far crescere le immatricolazioni.” Questo – ha detto  il presidente di Afina, Amato –  è il nostro augurio perché per produrre imbarcazioni purtroppo equivale a realizzare posti di ormeggi. Quindi senza le marine, senza ormeggi, non si possono produrre imbarcazione. È come se noi togliessimo le strade, le autostrade, e a quel punto non abbiamo la possibilità di poter circolare con le auto. Quindi si ferma anche la produzione delle auto. Ecco, la nautica soffre questo oggi e viene evidenziato ogni volta che c’è una fiera nautica fatta da Afina che trova sensibile il ministro Turismo, perché il Turismo non è solo il Turismo fatto a terra, ma anche il Turismo nautico che è molto importante perché è un Turismo di riferimento.”

“Questo soprattutto per l’Italia, siamo una penisola, siamo circondati dal mare. Ma io credo presidente – ha risposto il Ministro del Turismo, Daniela Santanche’ – che noi abbiamo la stessa visione e questo è importante per lo sviluppo. Voi sapete che il Ministero del Turismo c’è e quindi dobbiamo andare avanti a questa visione e trovare il modo di poter realizzare le vostre istanze e i vostri bisogni che poi sono quelli degli italiani. C’è un elemento competitivo che non si trova in nessuna altra parte del mondo ed il fatto che noi siamo italiani. Nel mondo hanno voglia dell’Italia. E l’altro elemento competitivo è che noi siamo il terzo marchio al mondo col Made in Italy. Da questo punto di vista, sono molto presuntuosa ma come italiana”.  “Anche sui gommoni, sulle barche – ha aggiunto Santanchè dialogando con gli operatori – vogliono lo stile italiano, il fornitore italiano, la biancheria italiana, il personale italiano, lo chef italiano, vogliono venire in Italia”. “Dobbiamo fare di più, bene, ci stiamo impegnando – ha poi detto rispondendo ad una sollecitazione nel dibattito – ma crediamo tutti di più in questo spirito di appartenenza e capiamo che essere italiani è un elemento competitivo rispetto alle altra Nazioni”. “Noi siamo una Nazione di qualità non di quantità. Dobbiamo vincere sulla sfida dei servizi, in tutti i settori dobbiamo avere servizi migliori, alzare l’asticella dei nostri porti turistici, dei nostri alberghi, dei nostri ristoranti perché noi siamo una Nazione di qualità”. “Ognuno deve fare la sua parte; a me piace la squadra – ha concluso la ministra del Turismo – abbiamo bisogno di una squadra Italia, di italiani che credano nella propria Nazione”.