Celebrare il significativo anniversario  dei 2500 anni dalla sua fondazione, ma anche generare momenti di dialogo costruttivo in cui Napoli possa contribuire, nel solco della sua tradizione, a plasmare il futuro dell’Europa e dell’occidente.  Questo l’intento del programma di attività ideato dal Comitato Nazionale Neapolis 2500, istituito dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero della Cultura con una dotazione di sette milioni di euro.  In tal senso nel corso del 2025 la città e altri siti dell’area vesuviana accoglieranno eventi e personalità internazionali.  Ad aprire ufficialmente le celebrazioni del venticinquesimo centenario della fondazione di Napoli sara’ il vertice NATO sulla sicurezza del Mediterraneo il 26 e 27 maggio, primo di un ampio calendario di appuntamenti di respiro globale. 

Il programma, presentato oggi in una conferenza stampa dal Presidente, il Prefetto di Napoli Michele di Bari, e dagli altri membri del Comitato Nazionale Neapolis 2500 – il Maestro Pupi Avati, il rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa Lucio D’Alessandro, l’imprenditore Maria Luisa Faraone Mennella, l’ambasciatore Pasquale Ferrara, il medico-endocrinologo Salvatore Longobardi e il giornalista e scrittore Gennaro Sangiuliano – segue quattro linee di indirizzo: cultura, diplomazia, impresa e internazionalizzazione.

“A circa due mesi dalla costituzione del Comitato Nazionale Neapolis 2500, siamo orgogliosi di poter presentare oggi un programma di progettualità ambizioso e articolato – commenta il prefetto di Napoli, Michele di Bari, Presidente del Comitato Nazionale Neapolis 2500 – che darà un grande impulso al ruolo che questa città può giocare in un contesto complesso e mutevole come quello attuale. Il logo-concept “Napoli Musa” concretizza questa ambizione: si propone di riaffermare la forza identitaria e storica di Napoli, unitamente alla sua capacità di contaminare positivamente attraverso la cultura, la creatività, l’arte e il saper fare”.

Le iniziative del Comitato Nazionale Neapolis 2500 riuniranno a Napoli rappresentanti delle istituzioni, delle organizzazioni governative, del mondo scientifico e accademico e, al tempo stesso, porteranno all’estero il valore della città in termini culturali, artistici, imprenditoriali e della scienza. L’obiettivo è quello di generare un proficuo dialogo capace di originare un ecosistema che metta in diretta connessione le realtà attuali della città proiettandole verso un futuro di valore.”

“Oltre ai tanti progetti già approvati, ne stiamo valutando altri che porteranno la città nel mondo – conclude il Prefetto Michele di Bari, Presidente del Comitato Nazionale Neapolis 2500. Contiamo di poter raggiungere un pubblico internazionale grazie al lavoro che faremo di concerto con le Ambasciate e gli

85 Istituti di cultura italiana all’estero. Vogliamo che sia un momento importante e di grande orgoglio per i napoletani, di ogni generazione, che vivono e lavorano in ogni angolo del pianeta”.

Il Comitato Nazionale Neapolis 2500 promuoverà, nel corso del 2025, nuove iniziative che rientreranno nella dotazione complessiva di 7 milioni di euro, disposta dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero della Cultura, che verrà ampliata anche dall’apporto di imprenditori privati.

Il 26 e 27 maggio,  nel quadro di Neapolis 2500, su iniziativa del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, Napoli ospiterà una riunione di alti funzionari dell’Alleanza atlantica e dei paesi partner della sponda sud del Mediterraneo e del Golfo. Napoli, sede di un importante Comando NATO e della VI Flotta USA, si conferma nuovamente al centro del dialogo sulle dinamiche di sicurezza, che interessano la stabilità e la prosperità del Mediterraneo allargato. Oltre 130 ospiti internazionali provenienti da 48 Paesi e Organizzazioni Internazionali, animeranno la due giorni, contribuendo alla riflessione per affrontare congiuntamente le sfide e le minacce comuni nel fianco sud dell’Alleanza.

Inoltre, l’Unesco ha scelto Napoli per la prima “Biennale dei Patrimoni” (5-6 giugno), iniziativa che si propone di promuovere le migliori pratiche internazionali nella tutela e valorizzazione integrata dei patrimoni materiali e immateriali. Tra gli eventi in programma: una conferenza internazionale con esperti del settore, workshop e sessioni pratiche, utili a favorire il networking tra istituzioni, operatori culturali e altri stakeholder. L’area vesuviana, che accoglie anche Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, segue lo stesso confine a mare che tocca la città e le isole del Golfo di Napoli, custodi straordinari di un patrimonio archeologico anche subacqueo che sollecita una visione di sviluppo unica al mondo.

Nell’ambito del calendario di eventi programmato dal Comitato nazionale  Neapolis 2500,  Il 12 e 13 giugno al Centro di Produzione Rai di Napoli, si terranno gli Abu Rai Days, una due giorni-evento organizzato da Rai in collaborazione con ABU (Asia-Pacific Broadcasting Union), con ottanta rappresentanti di emittenti di servizio pubblico, commerciali e altre organizzazioni che operano nel campo della comunicazione e dei media nell’area asiatica e del Pacifico, per condividere modelli e innovazioni tecnologiche sviluppate dai broadcaster pubblici europei e asiatici.

A luglio, Il primo grande evento che porterà Napoli nel mondo sarà il concerto organizzato il 24 luglio a Yerevan in Armenia dove l’Orchestra del Teatro di San Carlo e i solisti dell’Accademia Belcanto diretti da Riccardo Frizza inaugurerà il progetto Diffusioni, un percorso artistico che comprende musica sinfonica, celebri arie d’opera del patrimonio lirico, la prosa della tradizione teatrale partenopea e la danza che celebra l’eterna bellezza della città di Napoli.

A Settembre sarà la volta dell’evento sul tema: Benedetto Croce e la toponomastica cittadina “interattiva”. 

Il progetto si ispira agli studi e alle riflessioni di Benedetto Croce e si propone di ricostruire la storia della toponomastica napoletana tra il XIX e il XX secolo, analizzando i cambiamenti avvenuti attraverso un atlante interattivo della città. Ne deriverà una ricostruzione di una vera e propria topografia morale della città, da condurre all’insegna del motto crociano secondo cui “ogni storia è sempre storia contemporanea”. L’atlante interattivo potrà risultare particolarmente efficace nella congiuntura attuale che, per i recenti flussi turistici, vede il territorio napoletano e in particolare il centro storico, investito da un processo di profonda trasformazione sociale, economica e antropologica.

Ottobre sarà il mese dei MED Dialogues, ma non solo. 

Il Comitato Nazionale Neapolis 2500 ha riservato un grande omaggio a Totò, icona della città ma anche uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano, con un fine settimana di 24 ore ininterrotte di spettacoli tra il 4 e il 5 ottobre, in cui si esibiranno 20 compagnie teatrali delle oltre

200 attive in città. La manifestazione si terrà presso il Teatro di San Carlo e, tra uno spettacolo e l’altro, saranno proiettati filmati sulla Napoli cinematografica.

Ottobre sarà, altresì, il mese dei MED Dialogues (15-17 ottobre), lo spazio di riferimento per l’analisi e il confronto su geopolitica, energia, sicurezza e sviluppo che portano nel cuore del Sud una piattaforma dal respiro globale che unisce leader politici, economici, culturali, civili e accademici. Napoli esercita il suo ruolo di musa, portando all’interno della manifestazione la possibilità di stimolare, attraverso l’innesto di momenti di cultura e narrazione aperti al pubblico, nuove traiettorie di pace, cooperazione e solidarietà. Attorno ai temi di questo avvenimento si riunirà anche l’International Week di EBU, il network delle emittenti televisivi europee. pal 20-24 ottobre si svolge il Prix Italia, organizzato da RAI, il più antico concorso internazionale dedicato alle migliori produzioni radiofoniche, televisive e multimediali realizzate da broadcaster pubblici e privati che vedrà la presenza di oltre cento operatori mondiali. Sarà una grande occasione per promuovera le realtà scientifiche di rilievo internazionale del territorio ma anche altre espressioni culturali, grazie ad una visibilità che varcherà i confini nazionali. 

Dicembre sarà una sorpresa e…..”Napoli oltre Napoli” 

Il 21 dicembre, data convenzionalmente riconosciuta come “la nascita di Napoli” vedrà una grande evocazione che unirà simbolicamente la storia di Napoli con il domani. Momento che verrà annunciato nella seconda parte dell’anno. Inoltre, a dicembre verrà presentato il volume, edito dalla Treccani, che racchiude una raccolta di circa venti saggi scritti da personalità di assoluto rilievo nazionale e internazionale che metteranno in luce un quadro storico-ricostruttivo del passato di Napoli, e anche alcuni aspetti della cultura napoletana che hanno avuto rilevanza per l’Europa e il mondo.

Nel corso dell’anno cultura e scienza diffusi.

Il programma, sotto la regia del Comitato Nazionale Neapolis 2500, vedrà anche la realizzazione di una rassegna dedicata a Benedetto Croce, con il film del Maestro Pupi Avati, “Un Natale a casa

Croce” , che ricostruisce le vicende umane e intellettuali di uno dei più grandi pensatori italiani, a cui si aggiunge il progetto “La Linea della vita” nel quale si intreccia il suo contributo con quelli di Vico e Bruno.

Rimanendo tra i simboli cittadini, il Teatro di San Carlo sarà protagonista con l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli della Mostra dei Figurini Teatrali, ossia i bozzetti e disegni che testimoniano e tramandano il lavoro dei grandi maestri scenografi e costumisti del tempo, rivisitati in un’esperienza digitale immersiva capace di coinvolgere i visitatori grazie alla realtà aumentata e all’interattività.

Napoli non è solo storia ma anche scienza e innovazione 

La conferenza “Il pensiero scientifico a Napoli: una tradizione lunga 2500 anni” e diverse sessioni dedicate presso gli Hub dell’innovazione (IIT, InnovAction hub, Agritech, Clinical/ Drug Trial Center, Stazione zoologica), con gli addetti scientifici delle ambasciate porteranno la città a proporsi come Città dell’Open Innovation. Un patrimonio cittadino che fa leva anche sui molti brevetti registrati e sull’importante presenza di imprese che investono in innovazione. Non mancano anche iniziative volte a valorizzare il territorio: un percorso musicale seguito da esperienze di trekking e hiking gestito dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, e un progetto che fonde storia e innovazione nel Parco Archeologico di Pompei, che darà vita ad una scuola internazionale di formazione. Altri progetti come lo spazio-istallazione “Lumina Neapolis” completano la proposta culturale.