Sull’occupazione, il Governo Meloni sta registrando successi notevoli. Lo dicono i numeri: il Rapporto Key Figures on Europe di Eurostat certifica che nel 2023 nella nostra nazione l’occupazione è aumentata dell’1,5%, circa il doppio della media europea (0,7%). Le persone a rischio povertà passano in Italia dal 20,1 al 18,9%, toccando il livello minimo dal 2010 a questi giorni. Certo, si partiva da posizioni distanti e arretrate rispetto all’Europa. Il tasso di occupazione nazionale ha raggiunto quota 66,3%, ancora lontano dalla media Ue del 75,3%. L’Italia resta fanalino di coda nella graduatoria continentale, ma la tendenza a crescere è confortante. Anche per le persone a rischio povertà la media Ue resta migliore di quella nazionale: 16,2%. C’è un indicatore, peraltro, in cui l’Italia dimostra di essere molto più avanti del resto d’Europa, ed è quello del divario salariale uomo-donna. Da noi il gap nella retribuzione oraria è del 4,3%, circa un terzo di quello medio Ue (12,7%).