ROMA – Nonostante la guerra nel cuore dell’Europa e le incertezze economiche globali circa la ripresa e sostenibilità di un mondo che vorremmo normale, l’internazionalizzazione per le Imprese del bel Paese resta una priorità assoluta. Una mano su questo versante arriva anche dal piano strategico 2023/2025 di Simest, la società del Gruppo CDP che supporta la crescita delle imprese italiane nel mondo. L’Ente, controllato al 76% da Cassa Depositi e Prestiti, nasce proprio per sostenere l’internazionalizzazione delle Pmi e del Made in Italy, in una visione strutturale della presenza italiana sul mercato internazionale. Ne è convinto anche l’economista Gianni Lepre, presidente della Commissione Reti e Distretti Produttivi di Odcec Napoli: “L’impegno per l’internazionalizzazione deve essere una priorità politica per qualsiasi governo di un Paese che sulle vendite oltre confine, oltre che sui ritorni indiretti delle presenze e partnership produttive all’estero, basa una buona parte del proprio Pil”. Il noto economista che tra le altre cose è vice presidente del Centro Studi per l’Artigianato di Casartigiani ha poi continuato: “A rendere appetibile l’approccio Simest è anche la dotazione economica di tutto rispetto. Infatti, per il triennio in esame saranno stanziati 18,5 miliardi, vale a dire il 20% in più rispetto al periodo 2020-2022”. Lepre ha poi concluso: “Con questi presupposti cogliere l’occasione è un imperativo per le imprese italiane e soprattutto per quei settori strategici che rientrano nella denominazione Made in Italy. Lo scenario internazionale e le crisi localizzate hanno solo reso questa possibilità più complicata, ma l’equilibrio economico si basa anche e soprattutto sulla presenza diretta delle nostre eccellenze sui mercati globali”.