Roma, 6 nov. – “Il PNRR può e deve essere una occasione per il Mezzogiorno, a patto che tutti facciano la loro parte. Al governo tocca una programmazione efficace ed efficiente, senza burocrazia; agli enti locali spetta spendere e rendicontare in modo efficace; dalle imprese ci aspettiamo progetti e innovazione; ai cittadini il compito di vigilare. Solo con il contributo di tutti, potremo cogliere questa opportunità”.
Così l’europarlamentare Dino Giarrusso, a conclusione dell’evento che ha organizzato a Catania, “Pnrr e fondi europei. Dall’agricoltura alla sicurezza, al territorio: opportunità per il Sud”, e che ha visto fra i partecipanti una serie di attori istituzionali e sociali fra i più rilevanti in Sicilia.

“PNRR, si tratta di 202 milioni di euro per Catania, fondi strategici per lavori pubblici fondamentali per la città, con una progettazione portata avanti da funzionari interni, la qual cosa ci fa ben sperare sulla prospettiva futura dei fondi europei. Si sta lavorando tanto, con condizioni di partenza difficili, e la vera svolta è arrivata con i fondi del PON Metro, attraverso la rigenerazione amministrativa”, ha dichiarato Sergio Parisi, Assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture, Politiche comunitarie e Programmazione fondi di investimento europeo, Sport di Catania.
Per il mondo della ricerca, è intervenuto il Rettore dell’Università di Catania, Francesco Priolo, che ha rivendicato: “L’Università di Catania ha messo in campo una straordinaria capacità progettuale, riuscendo a comparire in ben 25 progetti, con un monte di finanziamenti superiore a 140 milioni di euro”. “Il nostro Ateneo è proponente e capofila dell’Ecosistema dell’Innovazione Samothrace, che riunisce 28 partner tra cui tutti gli atenei siciliani, 5 istituti di ricerca, 4 grandi aziende di livello internazionale e 10 piccole e medie imprese. Il finanziamento triennale ottenuto con questa iniziativa ha già permesso di procedere all’assunzione di 115 ricercatori e all’attivazione di 70 borse di dottorato di ricerca”, ha concluso il Rettore.
Ha proseguito Enzo Bianco, già sindaco di Catania e coordinatore Anci: “Ci sono oggi molte delle condizioni che consentirono alla Catania negli anni 90 di far decollare il

Progetto dell’Etna Valley. Oggi occorre utilizzare una parte delle risorse PNRR proprio in questi ambiti: alta velocità  ferroviaria, aeroporto, porto, metropolitana, Università, zona industriale. Catania ha le carte in regola per fare un  nuovo salto di qualità. Si pensi anche ad un Cabina di regia che veda coinvolte anche forze sociali, mondo produttivo, Università. Con compiti non solo di studio, ma anche operativi.”

Al Segretario Generale SIAP – Sindacato Italiano appartenenti Polizia, Giuseppe Tiani, è toccato ragionare sul tema Sicurezza: “È necessario un impegno straordinario sul rischio di infiltrazione nell’economia da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso. L’esperienza sul campo insegna che vanno perimetrati i rischi potenziali, individuando i settori economici ove vi sono grandi investimenti per lo sviluppo, che da sempre interessano le mafie e chi è dedito alla corruzione, specie nelle nuove aree connesse alle filiere produttive o ai servizi legati alla green economy”. Ha ammonito il Segretario: “Ci sono evidenze investigative potenziali che non si sono ancora tradotte in evidenze giudiziarie significative, ma che servono alle Forze di polizia per intercettare sul nascere le nuove minacce per un’efficace azione di prevenzione”.
L’imprenditore Domenico Ciancio ha invece riflettuto sul rapporto fra media e democrazia: “L’informazione ha e avrà un ruolo fondamentale per far sapere ai cittadini, in modo puntuale e trasparente, come si investono i soldi del PNRR. Una cittadinanza informata e una stampa vigile sono la migliore garanzia che la nostra Pubblica amministrazione agisca in modo efficace ed efficiente. Soprattutto al Sud, non possiamo permetterci altre perdite di tempo. Quelli del PNRR sono fondi fondamentali e dobbiamo assicurarci che vengano spesi per il meglio”.
Salvatore Fiore, direttore generale FCE, ha poi osservato: “Il PNRR è stato l’elemento trainante per FCE per raggiungere gli obiettivi del programma di sviluppo della metropolitana entro gli orizzonti temporali fissati dalla comunità”.
Il simposio è stato aperto da una tavola rotonda dedicata ai manager, nell’ambito della quale sono intervenuti: Natalia Carpanzano (che ha dichiarato: “L’implementazione dei progetti finanziati a valere su Fondi Europei e PNRR presenta delle oggettive criticità in tutta Italia, ed in particolare al Sud. Malgrado gli ostacoli a livello gestionale, però, la fase che stiamo attraversando rappresenta un importante volano sia per l’economia siciliana sia per il rafforzamento delle strutture chiave degli Enti Locali e della Pubblica Amministrazione in generale”); Rosario Garozzo (ha illustrato nel dettaglio i PUI, Piani Urbani Integrati, notando come Catania stia procedendo bene, con 8 su 13 progetti in fase avanzata); Gianluigi Barretta, che ha concluso la giornata di studio, sottolineando come “la sfida è nelle amministrazioni locali che devono sfruttare l’esigenza e l’urgenza di dotarsi di una struttura tecnica, sia per l’alta sorveglianza nella fase di esecuzione dei lavori, sia per il supporto al raggiungimento delle autorizzazioni necessarie”.