PNRR: Fitto: “impegno forte del Governo per spesa informata da strategicita’ delle riforme e responsabilità. Per gli accordi per lo sviluppo e la coesione con le Regioni lavoriamo nei siti istituzionali, nel merito dei provvedimenti con interlocuzioni di carattere tecnico.”
“Sulla ZES unica faremo una relazione in Parlamento rispetto al lavoro delle otto ZES e stiamo lavorando per l’approvazione del piano Sarà l’occasione per avere per la prima volta una delle più grandi ZES del mondo, al centro del Mediterraneo, con grandissime opportunità per il nostro Paese, con un impegno forte sul fronte della semplificazione, del finanziamento del sostegno alle imprese, con la capacità di sostenere, dal basso il sistema delle piccole e medie imprese, dall’alto la capacità di attrarre i nuovi investimenti.”
“Per il PNRR siamo in una fase avanzata come è noto. Secondo me sono momenti di incontro e di confronto positivi e utili per verificare da una parte lo stato d’attuazione, dall’altra gli interventi necessari per individuare anche delle soluzioni e delle modifiche necessarie di adeguamento. In queste ore è in corso la conversione in legge di un importante decreto sul PNRR che prevede tutti gli aspetti collegati, non solamente alle aperture degli interventi che sono usciti dal PNRR, ma anche alle norme di semplificazione e accelerazione e di riorganizzazione, in base a quanto revisto dalla revisione dello stesso Piano Nazionale di Ripresa Resilienza. Quindi è utile confrontarsi ed è utile procedere in questa direzione.” Così il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenendo all’incontro sul tema: “PNRR MEZZOGIORNO La sfida della coesione
economicamente sostenibile”, promosso dall’Unione Industriali Napoli insieme all’Associazione ex Parlamentari della Repubblica con i contributi ai lavori, introdotti dal presidente dell’Unione Industriali Costanzo JannottiPecci e da Erminia #Mazzoni del Presidente Svimez, Adriano #Giannola, del Presidente Acen, Angelo Lancellotti di Anna Maria #Carloni e Giovanni Zarro e del Presidente dell’Associazione Ex Parlamentari, Giuseppe Gargani.
“Agli imprenditori è riservato un ruolo da protagonisti , quindi – ha detto il Ministro #Fitto- sono convinto che il loro contributo sia fondamentale e noi stiamo lavorando per creare condizioni, sia per una riorganizzazione dei diversi fondi, ma anche, per esempio, per mettere in campo strumenti, penso alla zona economica speciale unica per il Meridione che vanno nella direzione di un sostegno forte al mondo dell’impresa e quindi anche all’opportunità di una crescita economica e occupazionale.”
“Per me l’approccio è molto semplice ed istituzionale – ha spiegato il Ministro Fitto in merito alla prassi di sottoscrizione di Accordi per lo sviluppo e la coesione tra il Governo e le Regioni, non partecipo ad un dibattito che per me è surreale. Abbiamo sottoscritto 17 accordi su 21 regioni, lavoriamo con le altre quattro regioni nei luoghi, nei siti istituzionali, nel merito dei provvedimenti. Le interlocuzioni sono di carattere tecnico, sarebbe assolutamente inopportuno trasformarle in soluzioni o confronti di carattere politico, perché mai come in questo caso l’azione è finalizzata esclusivamente a questo. Quindi abbiamo sottoscritto 17 accordi, stiamo lavorando con Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia per chiudere gli ultimi quattro. Le norme sono note, il lavoro che stiamo facendo è nell’interesse complessivo del Paese, quindi a me non interessa altro. È in corso, come è noto, una interlocuzione di carattere tecnico, fatta dal punto di vista formale e sostanziale, con le regioni con le quali stiamo definendo questo percorso.”
“Ci sono Regioni – ha aggiunto il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, #Fitto che hanno un fondo di sviluppo e coesione molto rilevante, la differenza tra una Regione che ha 6 miliardi, 5 miliardi, 4 miliardi, una Regione che ha 400 milioni, 800 milioni di risorse, non ve la devo spiegare, c’e quindi una complessità molto più articolata. Stiamo lavorando in questo senso, aggiungere altro non ha senso, non c’è nessuna logica per quanto mi riguarda, né di contrasto né di polemica.”
“Non spetta a me commentare prima. Ho letto una serie di interpretazioni sulla #sentenza del Tar, questo sì, che non corrispondono al merito. Invito tutti a rileggere quella sentenza prima di magari immaginare titoli che possono rappresentare cose diverse da quello che è il contenuto reale di quella sentenza. Ma anche qui io non ho nessun motivo di discutere di questo, perché, come ripeto, ci sono 21 Regioni e Provincie autonome in Italia, con 17 abbiamo sottoscritto l’intesa, con le altre stiamo lavorando, quindi non mi sembra che l’Azione del Governo sia un’azione discriminante.”
“Sulla ZES – ha detto #Fitto- faremo una relazione in Parlamento rispetto al lavoro delle otto ZES e stiamo organizzando un progetto molto importante che vedrà l’approvazione del piano strategico della #ZESunica del Mezzogiorno. Sarà l’occasione per avere per la prima volta una delle più grandi ZES del mondo, al centro del #Mediterraneo, con delle grandissimi opportunità per il nostro Paese, con un impegno forte sul fronte della #semplificazione, del finanziamento del #sostegno alle #imprese, con la #capacità di sostenere, dal basso il sistema delle piccole e medie imprese (PMI), dall’alto la capacità di attrarre i nuovi #investimenti, perché è molto rilevante e importante anche in questo senso. Stiamo procedendo così come da programma. Ogni tanto leggo di ritardo e di pseudo problemi, sinceramente non ne comprendo il senso, ma per evitare questo tipo di polemiche con un lavoro di dettaglio, come siamo abituati a fare, presenteremo una relazione mirata su quello che è stato il ruolo e l’azione delle ZES negli anni precedenti, e quella che è la prospettiva, l’obiettivo della zona economica speciale unica che con una battuta, potrei dire che la volevano tutti fino a poco tempo fa, nel senso che tutti chiedevano la grande ZES unica del mezzogiorno, una volta che l’abbiamo ottenuta anziché prenderne atto positivamente siamo passati alla polemica che non va più bene.”