Il presidente UNGDCEC, Cataldi: “Portiamo avanti progetti concreti che agevoleranno il ricambio generazionale all’interno della professione”
ROMA. Prende il via il prossimo 12 marzo la seconda edizione di Obiettivo Uni.Co, il progetto dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili che prevede la presenza dei commercialisti di 60 Unioni locali in oltre 50 Atenei italiani, pronti a raccontarsi e raccontare la propria esperienza. La finalità è colmare il gap informativo sul mondo della professione e contrastare la percezione negativa dei giovanissimi verso la professione del commercialista: “Troppo spesso, gli studenti non conoscono i percorsi di formazione e di abilitazione, ovvero, pur essendone informati, sentono la necessità di azioni più incisive di orientamento alla professione all’interno dell’Università”, afferma Francesco Cataldi, presidente UNGDCEC. “La seconda edizione di Obiettivo Uni.Co ci permette di insistere su un ricambio generazionale che crediamo improcrastinabile, per il quale abbiamo avviato anche il Percorso Professionale Certo, altro progetto targato UNGDCEC, e la proposta alla Cassa Dottori Commercialisti di prevedere un sostegno economico per il tirocinio. Si tratta – spiega Cataldi – di tre azioni che, se messe in atto, avranno un grosso impatto sul ricambio generazionale dei commercialisti in Italia”. Focus, dunque, su Obiettivo Uni.Co, che riparte dopo gli ottimi numeri del 2024. Serena Giannuzzi (Giunta UNGDCEC) afferma: “Per invertire il trend negativo della perdita di iscritti al registro dei praticanti, l’Unione vuole incidere sugli aspetti di maggior criticità: pensiamo anzitutto all’assenza di un equo compenso per il periodo di tirocinio, ma anche alla percezione sbagliata del ruolo del commercialista e all’incertezza sui percorsi di crescita post abilitazione. Raccontare la nostra esperienza di giovani professionisti agli studenti, parlare di specializzazioni e di prospettive, riteniamo possa essere uno strumento di grande utilità. Alla Cassa Dottori Commercialisti, inoltre, abbiamo proposto l’apertura di un bando che miri ad incentivare l’attivazione di tirocini e, al tempo stesso, migliorare la qualità della formazione professionale offerta ai tirocinanti. Siamo infatti certi che la presenza di più tirocinanti negli studi contribuirà alla diffusione della cultura professionale e al rafforzamento delle competenze pratiche necessarie nel settore”.