L’inserimento lavorativo di persone con minorazioni psichiche e portatori di handicap intellettivo (con una percentuale di invalidità pari o superiore al 46% purché con residue capacità lavorative accertate) è obbligato da leggi nazionali come la 68/99 che hanno introdotto il collocamento mirato. 

A seconda del perimetro aziendale, gli imprenditori hanno – accanto agli obblighi di assunzione di un numero di ‘categorie protette’ che varia a seconda del numero dei dipendenti effettivi – benefici e sgravi fiscali importanti. 

Guardando alla pluralità di handicap assistiti dalla legge, le persone con disagio mentale trovano più difficoltà ad essere assunti a differenza di altri beneficiari delle normative e portatori di handicap per il persistente stigma che circonda le malattie psichiche.

Il pieno godimento del diritto al lavoro è una delle missioni prioritarie, insieme alla prevenzione e al diritto all’abitare, di Fondazione Progetto Itaca che sul territorio nazionale è presente in 17 città italiane, Napoli inclusa. 

La Fondazione supplisce alla difficoltà di inserimento professionale di persone con disagio psichico attraverso due strumenti, il Club Itaca e le Job Station.

Il Club Itaca è una struttura non sanitaria e diurna, aperta a persone con disagio psichico sotto i 45 anni. A Napoli è attivo da otto anni: è fondato sull’autonomia e la relazione tra le persone e sul Work Ordered Day (un modello di cura basato sulla strutturazione di giornate formative e creative in gruppo).

I suoi ‘membri’ si incontrano, vivono, pranzano e si sperimentano in laboratori e formazione a tutto tondo sulla base di compiti e agende che coprono tutte le necessità operative della struttura che essi stessi negoziano e sovraintendono ogni giorno. Il Club in questi anni ha permesso ai suoi membri di impegnarsi anche in attività artistiche e sportive che stimolano e rafforzano un vasto range di competenze. 

Alla realizzazione di un giornale, di un blog ed un libro, si sono affiancate esperienze di orticoltura con la costruzione di fioriere pensili e vasconi per la piantumazione e raccolta degli ortaggi prodotti che vengono utilizzati nella cucina solidale del Club dove i soci cucinano i loro pasti tutti i giorni e spesso preparano menu per gli eventi aperti al pubblico, inclusa la pasticceria. Tutto l’anno si susseguono laboratori creativi di oreficeriascrittura creativadisegnoteatro e arte. Alle attività di studio e creatività si affiancano tornei sportivi di calcetto, padel, runchallenge con partecipazione alle maratone di Napoli e Milano, beach volley, corso di vela, yoga. Da ultimo i membri del Club Itaca sono stati coinvolti, grazie anche alla loro pratica di vela, dall’associazione Isolahabile a prendere parte all’animazione di un naviglio molto speciale confiscato agli scafisti e donato al terzo settore in Campania, Lorkinos Naval Living Lab, che diventerà un hub sportivo e culturale dedicato alla disabilità e all’abbattimento delle barriere. 

Quattro assunzioni a tempo indeterminato (l’ultima al Comune di Napoli) due assunzioni nella scuola pubblica sono state possibili grazie a programmi specifici di formazione erogati al Club.

Il progetto ‘Rotta verso il lavoro’ istituito grazie al finanziamento della Fondazione San Zeno, ha reso possibile l’allestimento di tre job station all’interno delle sale di Progetto Itaca Napoli: si tratta di centri di smart working assistito per l’inserimento lavorativo, prima a distanza e poi in presenza, di persone con disabilità psichica che lavorano con un tutor aziendale direttamente dalla sede Itaca equipaggiata con un computer ed altri strumenti digitali.

A livello nazionale, Itaca ha stipulato 35 contratti di lavoro grazie a partnership con 24 aziende che hanno sottoscritto questa forma di impiego.

Gli eventi di Itaca a febbraio

Progetto Itaca, da 25 anni a fianco delle persone che soffrono di disturbi della salute mentale, è stata ricevuta sabato 1° febbraio in udienza privata in occasione dell’anno del Giubileo dal Santo Padre presso la Sala Giubilare del Vaticano.

Questa occasione ha rappresentato un importante riconoscimento per l’operato dell’Associazione, che da anni si impegna nel garantire sostegno alle persone che soffrono di disturbi psichici, e alle loro famiglie.

L’incontro a Roma con Sua Santità ha testimoniato il grande lavoro di Progetto Itaca e di tutti i volontari che operano instancabilmente per combattere le disuguaglianze e lo stigma legato alla salute mentale. Il messaggio di fratellanza, pace ed inclusione promosso dal Papa è perfettamente in linea con la missione portata avanti da tutte le sedi di Progetto Itaca.

Papa Francesco, da sempre attento alle difficoltà dei giovani, ha voluto dedicare un momento di dialogo con tutti i ragazzi che soffrono di disagio psichico, ascoltandoli con grande sensibilità e offrendo loro parole di incoraggiamento.
Durante l’udienza, Papa Francesco ha ribadito la sua vicinanza e il suo sostegno alla causa di Progetto Itaca, e ha esortato i membri della comunità a proseguire con determinazione il loro lavoro di sensibilizzazione, affinché il benessere mentale sia sempre accolto come valore essenziale per l’intera società.

“Una esperienza straordinaria che ha visto coinvolte tutte le nostre Sedi territoriali, un gran numero di volontari e i giovani impegnati in un percorso di rinascita e di inclusione sociale e lavorativa all’interno dei nostri Club Itaca. L’accoglienza del Santo Padre, la sua disponibilità all’ascolto ha fortemente emozionato tutti, e rimarrà come preziosa eredità di speranza.” afferma Felicia Giagnotti, Presidente Fondazione Progetto Itaca.

Mercoledì 26 febbraio dalle 19 alle 23 Progetto Itaca Napoli è protagonista di apertura della rassegna Made Eat – Gustosamente folle dalle 19 alle 23 che si tiene ogni mercoledì fino al 28 giugno al ristorante e bottega Nana Cucina Artigiana e Contadina (Via Antonio Ciccone 9, Napoli, solo su prenotazione: +393930353636, Euro 25 a persona). 

Antonio Procentese, che ha risposto alla chiamata all’alleanza per la salute mentale lanciata da Itaca in occasione del convegno al Pio Monte della Misericordia dell’ottobre 2024, ha ideato sei appuntamenti speciali: aperitivi e cene di networking con tutte le realtà napoletane che si occupano di disabilità psichica e intellettiva. 

L’obiettivo è di sostenere la creazione di una cooperativa di tipo B per l’inserimento professionale di persone con disagio psichico attraverso la gestione di un ristorante e market sociale e solidale. 

La futura cooperativa nasce dal sogno di creare nel centro di Napoli un’alternativa concreta per un nutrimento responsabile e consapevole ed offrire ad alcune persone svantaggiate un’occasione di lavoro per reinserirsi nella società. 

Antonio Procentese: ‘Sono un folle, un folle certificato. Prima della malattia mentale ero un giovane brillante laureato con lode alla Luiss, pronto per una carriera fulminante nel mondo delle start-up. Quel gennaio 2013 ha segnato in modo radicale la mia vita. Oggi sono founder e presidente di Napolinmente APS e socio segretario generale AFASP Campania (Associazione Amici e Familiari dei Sofferenti Psichici). Sono l’ideatore e founder di Dishubility, la community hub del possibile. Sono co-autore del libro biografico di crescita personale Alla faccia del pazzo’.

Affiancano Procentese nella direzione della rassegna e nella creazione del network Laura Ottieri, creativa e specialista che usa il teatro e altre forme d’arte come veicolo d’inclusione e il padrone di casa, il producer Alberto Landolfi che ha fondato Nana nel 2017 per offrire alla città una tavola calda che accogliesse agricoltori e produttori della nostra regione. L’incontro con Antonio Procentese, afferma Landolfi, è stato decisivo nella scelta di creare Nana.

Progetto Itaca Napoli consiglia:

venerdì 7 febbraio ore 18 (anche in lingua LIS)

presentazione libro e firmacopie

L’Insegnante di Italiano di Stefano Delle Cave (Zora Editore, 2024)

Cappella San Salvatore 

Basilica Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, Piazzetta Pietrasanta, Napoli

Stefano delle Cave (1984), giornalista e regista, è il caporedattore del giornale del Club di Progetto Itaca Napoli.

Il suo secondo romanzo, L’insegnante d’italiano, è già un piccolo caso editoriale nella sua città (Somma Vesuviana) ed è ispirato a fatti di cronaca realmente accaduti. E’ la storia di Nino Auriemma, uno scrittore della provincia di Napoli e ministro straordinario per l’Eucarestia presso la parrocchia di Santa Rita. Da autore e opinionista famoso Nino è finito in crisi a causa della morte della moglie che, due anni prima, era stata investita sul marciapiede da un’auto impazzita. Dopo la drammatica perdita Nino vive i suoi giorni nell’abbandono finché nel vesuviano non arriva una straniera. Si tratta di Anna, una donna ucraina in fuga dalla guerra con la madre e con la nonna. Dopo un’incredibile richiesta dell’amico e parroco della parrocchia Don Pasquale Nino dovrà farle da insegnante d’italiano avendo così l’opportunità di affrontare le sue paure. Non è il solo però a dovere confrontarsi con i suoi fantasmi perché anche Anna deve fare i conti con un mostro che si porta dietro dalla guerra a cui si aggiungerà un pericolo presente. In questo difficile cammino con  lei ci sono il fantasma di suo padre che non l’ha mai abbandonata e un nuovo amore che le regalerà la sua vita a Napoli.  

Lo scrittore presenta il romanzo nella straordinaria Cappella San Salvatore, prima di una serie di presentazioni napoletane e afferma: “L’insegnante d’italiano” è nato ispirandosi innanzitutto ad due eventi di cronaca e spettacolo italiani come la morte a Roma di un ragazzo di diciott’anni investito mentre era sulla Colombo e il caso di Marco Bellavia che ha abbandonato il Grande fratello per depressione. Questi due eventi come i riferimenti, nel caso della parte sulla Ucraina, all’avanzata russa nel 2022 e all’assedio di Mariupol sono stati poi accorpati e mescolati ad elementi della mia vita. Per esempio la mia piccola esperienza come autore in un programma televisivo e la frequentazione della mia parrocchia di Santa Croce in Santa Maria del Pozzo di Somma Vesuviana, a cui è ispirata la Chiesa di Santa Rita, come cantore.‘ 

La presentazione, moderata da Simona Fontana, sarà assistita per tutta la sua durata da interpreti LIS. Accanto all’autore discutono del libro Raffaele Iovine (Presidente Fondazione Pietrasanta), Antonio Aprea (Delante Welcome Inside Art), Fabiana Russo e Antonio Volpe.