ROMA – “Presso la Rai di Roma ci fu una prima bonifica dal 2008 al 2011, ma non fu risolutiva. Chiesi infatti più volte al Cda della Rai di farne una completa ma per tanti anni purtroppo sono rimasto inascoltato. Solo dopo la morte di Franco Di Mare e di Mariusz Marian Sodkiewicz, entrambi deceduti per mesotelioma, si determinò un intervento della Asl. Ma si è dovuto appunto attendere la morte”. Così ai microfoni di Radio Cusano, durante la trasmissione 5 Notizie condotta da Gianluca Fabi, Ezio Bonanni presidente Osservatorio Nazionale Amianto. “Ho assistito legalmente Franco Di Mare-ha spiegato Bonanni (nella foto al lato)- non solo per l’uranio impoverito che polverizza gli edifici con amianto, ma anche (seppur marginalmente) per l’esposizione presso gli edifici Rai. Bene ha fatto la Rai a decidere questa bonifica completa, ma faccio un appello affinché venga disposta la sorveglianza medica per i dipendenti di Viale Mazzini”. E sul sospetto della presenza di amianto nella sede Rai ha dichiarato “il dubbio lo abbiamo da circa 12 anni sulla base dei progetti esecutivi di costruzione dell’immobile per il quale era prevista una grande quantità di amianto. In seguito alle morti per mesotelioma, possiamo parlare di prove inconfutabili. Ora-conclude- la Rai fa bene a chiudere la sede, ma per questo i dipendenti vanno sottoposti a visite di controllo specialistiche al fine di avere diagnosi precoce”.