Napoli, 8 novembre 2023 – “Dal Rapporto di Itinerari previdenziali, in collaborazione con la Confederazione Italia Dirigenti ed Alte Professionalità, emerge che il 13,94% della popolazione, in maggioranza lavoratori con redditi dai 35 mila euro, corrisponde, da solo, il 62,52% dell’Irpef, che il 47% della popolazione non dichiara alcun reddito e che il 2% del prelievo Irpef deriva da chi dichiara meno di 15 mila euro. Ciò evidenzia che il ceto medio si fa carico della stragrande maggioranza delle spese finanziate con l’Irpef, dalle pensioni, alla sanità, all’istruzione, pagando anche per la quasi metà degli italiani che non dichiarano redditi. Anche questa è una grave disuguaglianza di cui nessun Governo si è occupato”. E’ quanto afferma il Presidente di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi. “Nonostante sorregga l’intero Paese, il ceto medio è escluso anche dal taglio del cuneo fiscale previsto dalla manovra di bilancio per i redditi fino a 35 mila euro” – sottolinea Ronghi – per il quale “l’attuale Governo, per rimarcare la differenza e la discontinuità con i precedenti Governi, che hanno dissipato risorse pubbliche con bonus e sussidi vari senza nemmeno verificarne l’effettivo bisogno, deve mettere al centro della attenzione il ceto medio dedicando ad esso azioni e misure per difenderlo dall’inflazione, per difenderne le pensioni ed il risparmio”. “Inoltre- conclude Ronghi – va intrapresa una forte azione contro l’evasione fiscale che, come già evidenziato dalla Guardia di Finanza, vede in aumento gli evasori totali. L’evasione fiscale in Italia è gigantesca e supera i 70 miliardi perciò essa va stanata e sanzionata con mezzi efficaci ed incisivi sul piano penale e sanzionatorio”.