L’europarlamentare e segretario del Movimento Equità Territoriale: “Impugnasse lui la zappa e andasse a spaccarsi la schiena per pochi spiccioli”
ROMA – “Il ministro Lollobrigida minaccia di togliere il reddito di cittadinanza a chi non accetta il lavoro nei campi. Questo signore probabilmente non sa che il 35% dei lavoratori agricoli in Italia (dati Inps) percepisce meno di 9 euro lordi l’ora giorno e che oltre il 18% non arriva a 8 euro. Meno del reddito di cittadinanza. Se questo non è sfruttamento. Allo stesso modo il cognato della Meloni non è a conoscenza del fatto che nel nostro Paese sono oltre 230mila i lavoratori agricoli irregolari. Vittime di caporalato, veri e propri schiavi sfruttati, per la gran parte, nei campi del Mezzogiorno, tra Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia”. Lo denuncia l’europarlamentare del Movimento Equità Territoriale e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini. “È questo il destino a cui Lollobrigida vorrebbe condannare i nuovi poveri, dopo aver tolto loro anche quel minimo di sussidio che garantiva a loro e alle loro famiglie di mettere un piatto a tavola? Impugnasse lui la zappa per un giorno – sottolinea Pedicini – così capirebbe cosa vuol dire spaccarsi la schiena dall’alba al tramonto senza alcuna garanzia e in cambio di pochi spiccioli”.