NAPOLI – La gestione del rischio clinico e la sicurezza delle cure sono temi cruciali nel panorama sanitario italiano, soprattutto alla luce delle recenti disposizioni normative. Il 1° Marzo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il tanto atteso decreto attuativo previsto dall’art.10 comma 6 della Legge Gelli-Bianco, il DM 232/2023.
Il decreto inserisce un fondamentale tassello mancante alla piena attuazione della legge 24 la quale, nel disciplinare ex novo la materia della sicurezza delle cure e della responsabilità sanitaria, ha introdotto, tra le novità caratterizzanti la riforma, proprio l’obbligo di coprire i rischi correlati all’esercizio delle professioni e delle attività sanitarie. Il Convegno “La legge 24/2017 e i suoi decreti attuativi. Una sanità responsabile a tutela del cittadino” offrirà un’occasione di riflessione e dibattito su quanto realizzato e sulle sfide future in tema di responsabilità sanitaria e obblighi assicurativi. L’incontro, organizzato dalla Fondazione Italia in Salute, segue il recente decreto attuativo Urso-Schillaci-Giorgetti che ha regolamentato la copertura del rischio sanitario, stabilendo i requisiti minimi delle polizze assicurative e le stringenti condizioni di accesso alle “analoghe misure” da parte delle strutture sanitarie che abbiano optato, in tutto o in parte, per la cd autoassicurazione. Numerose le novità, tra le quali – quanto ai requisiti delle polizze – i massimali minimi di legge, l’azione diretta, le eccezioni opponibili ai terzi e l’introduzione di clausole di bonus e/o di malus in funzione della sinistrosità o delle azioni messe in atto dalla struttura per mitigare il rischio clinico. Per quel che invece riguarda le analoghe misure spicca l’obbligo di costituzione di adeguati fondi rischi e fondi sinistri, oltre all’allestimento di processi di risk governance fondati sulla collaborazione di professionalità multidisciplinari e integrate. Una sfida impegnativa, insomma, che sembra imporre a tutti gli stakeholder un deciso cambio di passo, nuove consapevolezze e ben precise assunzioni di responsabilità. Il convegno rappresenta inoltre un’importante occasione per discutere le innovazioni e le sfide legate all’obbligo di assicurazione per il personale sanitario, pilastro fondamentale per la tutela di pazienti e operatori nel complesso panorama della sanità italiana. “Così come la Legge 24/2017 non è solo una legge sulla responsabilità sanitaria, il decreto 232/2023 non è solo un decreto assicurativo – Maurizio Hazan, avvocato e presidente della Fondazione Italia in Salute -entrambi si muovono sull’intera filiera del rischio “utile” sanitario dalla sua ricognizione, alla sua prevenzione, alla miglior gestione dello stesso, all’incentivazione della presa in carico responsabile di rischi calcolati, alla loro neutralizzazione ed ai rimedi in caso di eventi avversi, che nonostante le precauzioni, inevitabilmente si verificano. La Legge 24 ha indicato la via per passare dal concetto di responsabilità sanitaria a quello di sanità responsabile questo perché la “responsabilità sanitaria” crea costi, umani ed economici. La sanità responsabile li riduce riportando in asse l’alleanza terapeutica e potenzia un sistema basato sulla prevenzione. Il DM 232/2023, sempre nella logica del «meglio prevenire che curare», impone l’adozione di processi di governo in continuo del rischio clinico e la costituzione di fondi per la copertura dei rischi e dei costi relativi ai sinistri già denunciati definendo ancora meglio la strada tracciata dalla legge 24” conclude Hazan. L’evento, previsto per l’11 luglio a partire dalle 9.30 presso la sede Leonardo Bianchi ASL Napoli 1 Centro, in Calata Capodichino 230, vedrà la partecipazione di esperti del settore per discutere le implicazioni pratiche di queste norme e l’impatto sulla quotidianità lavorativa degli operatori sanitari. Tra questi, Ciro Verdoliva (Direttore Generale ASL Napoli 1 Centro), Antonio Postiglione (Direttore Generale Tutela della Salute e Coordinamento del SSR Regione Campania), Pierino Di Silverio (Segretario Nazionale ANAAO), Antonio D’Amore (vice presidente Campania FIASO), Ettore Cinque (Assessore al Bilancio Regione Campania). Particolarmente atteso l’intervento dell’onorevole Federico Gelli, padre della legge 24/2017, che analizzerà lo stato dell’arte della Legge 24/2017 a sette anni dalla sua approvazione, illustrando quanto realizzato e gli obiettivi futuri. L’Avv. Maurizio Hazan (presidente della Fondazione Italia in salute) analizzerà nel dettaglio le novità introdotte dal decreto attuativo. Due i tavoli tematici, che si svolgeranno nel pomeriggio alla ripresa dei lavori. Alle 15:00 si discute di sviluppo del settore sanitario attraverso le protezioni assicurative con Angelo Coviello (CEO di IGB Broker), Vasco Giannotti di Gutenberg sicurezza in sanità e Amedeo Manzo, Presidente BCC servizi assicurativi. “La copertura assicurativa obbligatoria per il personale sanitario – anticipa Coviello – è una priorità ineludibile. Solo garantendo una protezione adeguata possiamo assicurare serenità agli operatori e sicurezza ai pazienti. Il decreto Urso-Schillaci rappresenta una svolta decisiva per il futuro della sanità italiana. È fondamentale che tutti gli attori del sistema sanitario comprendano l’importanza di questo obbligo e si adoperino per rispettarlo, affinché il nostro sistema possa continuare a garantire standard elevati di cura e sicurezza per tutti”.
Alle 15:45, Matteo Baviello di AmTrust Assicurazioni SPA, Adriana Modaudo di Gruppo Relyance Parigi-Francia, e Pietro Pipitone di Roland Rechtsschutz Colonia-Germania, analizzeranno l’attuale mercato dell’offerta assicurativa e le prospettive future. Seguirà un intervento del Prof. Riccardo Cesari, Consigliere IVASS, sulla copertura e cultura del rischio sanitario. Le conclusioni, affidate nuovamente all’onorevole Federico Gelli, chiuderanno la giornata. La moderazione e conduzione dell’evento è affidata al giornalista Massimo Calenda.