Molti i temi trattati nel confronto politico in Ance Napoli
Napoli, 21 settembre 2022 – Si è concluso il confronto organizzato dall’Ance Napoli con i candidati al Parlamento il prossimo 25 settembre. “Abbiamo scelto di organizzare un confronto a più voci con i candidati del territorio, per stabilire una relazione con chi conosce le necessità del sistema produttivo dell’area metropolitana di Napoli e condividere una visione per il futuro assetto economico e sociale del territorio” ha detto in apertura il presidente dei costruttori partenopei, Angelo Lancellotti.
Diversi i temi trattati nell’incontro a cui hanno preso parte: Stefano Caldoro (Forza Italia), Severino Nappi (Lega), Agostino Santillo (Movimento 5 Stelle), Marta Schifone (Fratelli d’Italia), Marcello Tortora (Azione-Italia Viva) e Valeria Valente (Partito Democratico).
In particolare, si è registrata una ampia convergenza sul valore del Superbonus, misura varata dal Governo per favorire la riqualificazione del patrimonio edilizio, dal punto di vista sismico ed energetico. I sei candidati hanno espresso impegno anche futuro per assicurare fluidità all’applicazione della misura e “sbloccare” pratiche inevase attraverso la cessione multipla dei crediti fiscali.
Attenzione comune è stata manifestata anche al nuovo Codice dei contratti pubblici, evidenziando la necessità di favorire un confronto con l’Ance e la filiera delle costruzioni a seguito del lavoro (in atto) del Consiglio di Stato.
Trattando poi di rigenerazione urbana e fiscalità edilizia, gli esponenti politici hanno espresso – con accenti e argomentazioni diverse – la necessità di semplificare i rapporti delle imprese con la Pubblica amministrazione e l’Agenzia delle entrate.
Da tutte le forze politiche, infine, è stata riconosciuta la valenza del settore delle costruzioni per la sua caratteristica anticiclica, capace cioè di riavviare un ciclo economico positivo, generando Pil e favorendo la crescita dell’occupazione. I sei candidati hanno poi convenuto sul valore sociale del reddito di cittadinanza, pur se hanno avanzato “ricette” alternative per le politiche attive del lavoro.