Questa mattina una delegazione di AICAST ha incontrato nella sede della Camera di Commercio a Napoli il Commissario Straordinario dell’ente, l’ex prefetto Raffaele Cannizzaro.
Il presidente nazionale di Aicast ed ex presidente della Camera di Commercio di Napoli – ricandidato alla guida dell’ente da un gruppo di associazioni -, Ciro Fiola al termine dell’incontro ha illustrato i termini del confronto.
“E’ da aprile ormai che la Camera di Commercio è totalmente paralizzata. Non è possibile che la Camera continui ad essere in uno stato di coma proprio ora che le imprese chiedono vicinanza”. Fiola ha poi aggiunto: “Sulle luminarie per le festività del prossimo Natale a Napoli abbiamo precisato a Cannizzaro che il procedimento era stato fatto bene; ma, nonostante ciò, il precedente commissario camerale senza motivo – anzi nonostante il parere favorevole del dirigente – aveva bloccato l’iter, non escludo su ordine di Santa Lucia. Forse perché le luminarie a Napoli non si devono fare. Si devono fare solo a Salerno coi soldi regionali. Speriamo che l’attuale commissario, grazie anche ai 20 milioni di euro di residui in cassa che abbiamo lasciato, sblocchi questo iter, così come il finanziamento che la Camera di Commercio di Napoli dava ai comuni della provincia”.
Il presidente nazionale di Aicast ha affrontato anche la questione procedura per il rinnovo della Camera di Commercio di Napoli. “Abbiamo fatto presente al commissario – ma era presente anche il segretario generale dell’ente camerale – che bisogna inviare tutte le autocertificazioni in procura perché tale questione è in quella sede che deve chiudersi”.
Infine Ciro Fiola si è soffermato sul delicato provvedimento che ha intrapreso in sede di giustizia amministrativa il commissario Cannizzaro non facendo costituire la Camera di Commercio di Napoli nel procedimento per la richiesta da parte di Aicast al Tar Campania per la nomina di un commissario ad acta per l’emissione del decreto che competeva al presidente della giunta regionale De Luca; decreto mai emesso. “Voglio ancora una volta sottolineare che De Luca è l’unico presidente di regione in Italia che è entrato a gamba tesa in un rinnovo camerale chiedendo al Rup di passare sopra alle falsità e alle violazioni e nominando ad oggi già due commissari straordinari con intenti identici, ossia di fare pressioni sul Rup affinché modifichi l’esito del risultato democratico del procedimento. Quindi da una parte il presidente De Luca dovrà far fronte dapprima ad una giustizia amministrativa il prossimo 25 settembre dinanzi al Tar della Campania, poi dovrà rispondere in sede penale. Infine ci sarà un risultato politico sul suo operato. E già da tempo stiamo facendo il conto alla rovescia. In secondo luogo qualora la mancata costituzione dell’ente camerale in sede amministrativa possa portare dei danni allo stesso ente e alle associazioni partecipanti, chi ha sbagliato pagherà. Il nostro suggerimento al commissario – ha concluso Ciro Fiola – è di dedicarsi all’ordinario e di stare lontano dal procedimento amministrativo in quanto non gli compete. Ogni abuso sarà denunciato alle autorità giudiziarie”.