L’ultima sentenza del Consiglio di Stato che ha escluso Confcommercio dalla corsa al rinnovo del consiglio della Camera di Commercio di Napoli, l’esigenza di rispettare le regole imposte dal Tar e di accelerare per fornire alla Camera di Commercio un nuovo Consiglio. Queste alcune delle richieste formulate dall’ex presidente, Ciro Fiola – alla guida di Aicast a livello nazionale – che questa mattina è tornato a scagliarsi contro il blocco del decreto attuativo, deciso dalla Regione. Fiola ha anche rivelato retroscena circa l’attuale attività del gruppo di lavoro e del Rup, ed ha fatto riferimento alla denuncia depositata alla Procura della Repubblica circa alcune autocertificazioni mendaci messe in atto da una parte delle associazioni concorrenti. “Abbiamo convocato questo incontro con la stampa – ha esordito Fiola – perché abbiamo letto le dichiarazioni del Commissario Straordinario dell’ente, l’ex prefetto Raffaele Cannizzaro, il quale ha dichiarato che il gruppo di lavoro istituito per risolvere la controversia sull’ente camerale non sarebbe andato oltre il perimetro fissato dal Tar Campania. Purtroppo siamo qui a denunciare che i limiti sono stati superati. Dopo una decina di note di richiesta di informazioni sulla questione delle mendacità senza ricevere mai risposte, abbiamo saputo che il commissario ha invitato il Rup ad inviare, per dichiarazioni mendaci nelle autocertificazioni, tutte le carte delle associazioni cosiddette storiche alla Procura della Repubblica di Napoli. Ebbene in base all’articolo 15 del disciplinare avrebbe dovuto prima escludere queste stesse associazioni dal procedimento elettorale e poi far inviare le carte in procura. Perché non ha applicato per intero l’articolo 15? Perché queste associazioni finora non sono state escluse?”. Fiola si è quindi rivolto direttamente al presidente della Regione De Luca: “Fino ad ora dicevo che c’erano delle violazioni, delle irregolarità sostanziali da parte di queste associazioni e tu non mi hai creduto. Ora che il Commissario, che tu hai nominato, fa inviare tutte le carte in procura, cosa pensi di fare?” Infine l’ex presidente dell’ente camerale ha concluso: “Ora non ci si può inventare più niente. La giustizia alla fine è arrivata e si spera che la partita possa essere chiusa in brevissimo tempo per rimettere in moto la Camera di Commercio e farle fare quello che è la sua attività primaria ossia sostenere le imprese tutto ciò ovviamente in virtù delle tante sentenze che sono uscite. Ma tutto dipende sempre da De Luca, perché lui ha il potere della firma del decreto. Perciò, caro presidente De Luca, chiudiamola subito ‘sta pazziella, altrimenti tra 120 giorni la chiuderà in ogni caso il commissario ad acta”. Al termine della conferenza stampa, il Commissario Cannizzaro ha fissato un incontro con la delegazione Aicast per domani mattina alle ore 11:00.