Riunione dei Ministri degli Esteri del G7Italy: rinnovato spirito di unità e senso di comunanza di intenti per soluzioni comuni attraverso dialogo e comprensione a crescenti sfide che la comunità internazionale si trova ad affrontare.
Tajani: “Onorato di aver presieduto quattro riunioni del G7 impegnato a lavorare per rafforzare pace e stabilità nel mondo.”
“In questi giorni l’Italia è tornata ad essere protagonista della politica internazionale ricevendo assoluto riconoscimento dai suoi alleati. Contemporaneamente al G7, che si è svolto qui ad Anagni- Fiuggi con una prossima appendice con la riunione dei sindaci della provincia per la presentazione del progetto PNRR Turismo delle Radici, gestito dal Ministero degli Esteri, contemporaneamente si sta svolgendo il Med Dialogue. Quindi l’Italia al centro del confronto del dialogo internazionale in un momento particolare. Come G7 abbiamo lavorato molto per cercare di arrivare ad un cessate il fuoco in Libano, sperando di poter realizzare questo primo risultato importante per avviare una de-escalation in tutta l’area del Medio Oriente. L’Italia naturalmente è pronta a svolgere anche, dal giorno dopo, a svolgere il proprio ruolo sia in Libano, sia a Gaza, con l’auspicio che anche lì, dopo il Libano, si possa arrivare ad un cessate il fuoco.” Così il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani nella conferenza stampa di chiusura dei lavori della riunione Ministeriale Esteri del G7 tenutisi a Fiuggi-Anagni.
“È stato un G7 – ha detto il Vice Presidente e Ministro degli Esteri Tajani, Onorato di aver presieduto quattro riunioni del G7 impegnato a lavorare per rafforzare la pace e la stabilità nel mondo
– caratterizzato anche dalla presenza di Paesi con i quali noi vogliamo avere un dialogo forte come per il quintetto arabo e ai Paesi dell’Indo-Pacifico. Ancora una volta in tal senso abbiamo dimostrato che il G7 non vuole chiudersi, ma vuole aprirsi, e questa è stata la caratteristica della presidenza italiana. L’abbiamo fatto qui, in tutte le altre tre riunioni del G7 che ha organizzato il mio Ministero, ma è stato fatto anche a Borgo Egnazia a livello di leaders. Occuparsi della situazione in Medio Oriente coinvolgendo i Paesi arabi, penso all’Egitto, al Qatar, agli Emirati, all’Arabia Saudita, alla Giordania, significa voler costruire qualcosa di serio.”
“L’Italia – ha evidenziato Tajani – ha voluto fortemente questa apertura e qualche passo in avanti credo che si stia facendo, così come mi auguro che si possono fare passi in avanti nell’area dell’Indo-Pacifico, aver chiamato a discutere con noi della situazione in quella parte del mondo dove c’è stata anche una presenza italiana. Ricordo che sia nave Cavour, sia la Vespucci sono stati presenti durante la passata stagione estiva e inizio autunno. Abbiamo dialogato con l’Indonesia, con l’India, con la Corea del Sud, quindi con Paesi che svolgono un ruolo importante, comprese le Filippine. Quindi un messaggio anche qui di allargamento, di apertura, di confronto nell’area dell’Indo-Pacifico che è di straordinaria importanza. E naturalmente stamane l’incontro del G7 con il Ministro degli Esteri dell’Ucraina. Abbiamo ribadito il nostro sostegno durante il 2025 per mettere l’Ucraina nelle condizioni di poter trattare in posizione di forza con la Russia. Quindi credo che sia stata una due giorni molto positiva.”A conclusione dei lavori della Ministeriale Esteri del G7 a Presidenza italiana è stato approvato un documento molto articolato di16 pagine con importanti elementi.
Ribadito il cessato il fuoco immediato tra Israele e Hezbollah e la piena attuazione della risoluzione 1701 con l’anticipato proficuo auspicio della decisione assunta poco dopo. Sottolineato anche il ruolo svolto dall’Unifil, quindi dai militari italiani con la richiesta a tutte le parti di rispettare i propri obblighi al fine di garantire la sicurezza del personale, mettendolo in condizione da terminare il proprio mandato. Quindi un messaggio anche di sostegno all’Unifil, un messaggio ai combattenti, perché non tocchino i militari dell’Unifil.
Gli altri punti che connotano la dichiarazione finale spaziano dalla condanna della Corea del Nord per la cooperazione militare con la Russia, come segnale chiaro e preciso che va nella direzione di impedire una escalation nella regione orientale, alla riconferma decisa e perentoria, per quanto riguarda la situazione in Medio Oriente, che l’Iran non dovrà mai sviluppare o acquisire un’arma nucleare.
Dal valore del ruolo del piano Mattei all’unanime riconoscimento del ruolo che svolge il programma italiano “Food for Gaza”, lanciato nel documento.
Per quanto riguarda Israele e la decisione della Corte Internazionale di Giustizia, ci sono alcune righe sulle quali si è trovato un accordo, quindi una posizione comune del G7 che recita testualmente:
“Nell’esercizio del proprio diritto di difesa, Israele è tenuto in ogni caso a rispettare pienamente gli obblighi derivanti dal diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario.
Ribadiremo il nostro impegno nei confronti di tale diritto e rispetteremo i nostri obblighi, sottolineando che non ci può essere alcuna equivalenza tra il gruppo terroristico di Hamas e lo Stato di Israele.”
Affrontata anche la questione cinese. Nel documento è stato chiesto alla Cina di intensificare gli sforzi volti a promuovere la pace e la sicurezza internazionale, di sollecitare la Russia a interrompere gli attacchi militari.
Rinnovando la determinazione a promuovere un’azione collettiva volta a individuare soluzioni comuni visto il crescente numero di sfide che la comunità internazionale si trova ad affrontare, tra cui il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, il rischio di catastrofi, l’eliminazione di fame e povertà, e le tecnologie emergenti e dirompenti, i Ministri degli Esteri del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, insieme all’Alto Rappresentante dell’Unione Europea, hanno ribadito il loro impegno a favorire il rispetto del diritto internazionale, inclusa la Carta delle Nazioni Unite, a proteggere i diritti umani e la dignità di tutti gli individui e a promuovere la parità di genere, lavorando, attraverso il dialogo e la comprensione reciproca, insieme a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite e alle parti interessate all’attuazione del “Patto per il futuro”, e tutti i relativi allegati, adottati lo scorso settembre, e in rafforzato spirito di unità e senso di comunanza di intenti del G7, sulla base degli impegni assunti dai leader in occasione del Vertice G7 tenutosi in Puglia e delle precedenti riunioni dei Ministri degli Esteri.