“L’abbandono del piano di armonizzazione delle etichette alimentari fronte pacco da parte della Commissione Europea è una prima vittoria per la libertà di scelta e per la tutela delle tradizioni alimentari locali, e soprattutto per l’equilibrio della dieta mediterranea. Dopo anni di dibattito, si è riconosciuto che strumenti come il Nutriscore sono obsoleti e non risolvono il problema dell’obesità e delle malattie non trasmissibili e rischiano di penalizzare la consapevolezza dei consumatori e la loro libertà di scelta oltre alle diete tradizionali, la cultura enogastronomica dei territori, e le economie locali”, così in una nota il Prof. Pietro Paganini, docente alla Temple University di Philadelphia, in occasione del convegno Positive Nutrition in corso a Berna. E ha proseguito “le etichette interpretative non tengono conto della diversità culturale e delle reali esigenze dei consumatori. Sono uno strumento impositivo e paternalistico di entità pubbliche e di gruppi di scienziati che si ergono a sacerdoti della vita dei cittadini. Invece di semplificare eccessivamente le informazioni nutrizionali, occorre puntare su una maggiore educazione alimentare e su strumenti più efficaci, come la nutrizione di precisione e la promozione della dieta mediterranea, per aiutare i cittadini a maturare uno stile di vita equilibrato”. In merito all’ app Nutrinform Battery Paganini ha sottolineato che “rappresenta un’alternativa valida perché fornisce informazioni chiare e complete, senza penalizzare prodotti sulla base di criteri arbitrari. È uno strumento per la conoscenza e la consapevolezza. Il nostro obiettivo deve essere quello di accompagnare i consumatori verso scelte più consapevoli, senza imporre modelli uniformi che non rispettano le specificità locali”. Ha poi aggiunto “ la Positive Nutrition, così come la nutrizione di precisione, aiuta i consumatori a scegliere i nutrienti di cui hanno bisogno nelle giuste quantità. Dobbiamo superare l’ideologia salutista che impone regimi alimentari restrittivi, demonizzando il consumo di carne, di bevande alcoliche come vino e birra, di ingredienti tradizionali come l’olio di palma e di nutrienti essenziali come i grassi saturi. L’equilibrio alimentare non si raggiunge con divieti, ma con consapevolezza ed educazione, valorizzando la qualità dei prodotti e rispettando le scelte individuali. I regimi alimentari esclusivi sono legittimi, ma possono essere pericolosi, poiché spingono il consumatore verso atteggiamenti ossessivi e privazioni dannose, con il rischio di disordini alimentari e carenze nutrizionali”. Infine sul nutriscore “non è scomparso-ha sottolineato- al contrario, è ancora ampiamente diffuso, soprattutto attraverso le catene della grande distribuzione in Europa centrale e orientale, dove continua a influenzare negativamente le scelte dei consumatori con potenziali ripercussioni sociali ed economiche. Come italiani e come comunità scientifica e di attivisti per la Dieta Mediterranea-ha concluso Pietro Paganini-dobbiamo proseguire nella difesa di politiche basate sulla conoscenza, sulla trasparenza e sul rispetto delle scelte individuali. Solo così potremo garantire ai consumatori l’accesso a informazioni corrette, libere da distorsioni e classificazioni semplificate che rischiano di compromettere il valore delle nostre tradizioni alimentari e il benessere collettivo”.
