La catena dei supermercati Aldi ha diffuso attraverso un’apposita sezione del suo sito ufficiale, in modo da salvaguardare la salute dei consumatori legato ad aflatossina B1, i dettagli riguardanti un lotto di Semi di girasole a marchio Happy Harvest, per rischio chimico. In particolare, gli operatori hanno accertato la presenza di aflatossine totali e B1 superiori ai limiti di legge consentiti, nel lotto segnalato nel modello di richiamo. Ciò significa che, in tutte le confezioni appartenenti a quel lotto, gli alimenti in esse contenuti potrebbero presentare una percentuale di aflatossine più alta di quanto permesso dalla normativa europea. Si parla di rischio chimico, infatti, quando una sostanza viene ritrovata in quantità superiori rispetto a quelle permesse dalle normative come quella europea, o quando si sospetta la presenza di un elemento chimico non citato sull’etichetta. Secondo quanto reso noto dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare – EFSA, le aflatossine potrebbero essere genotossiche e cancerogene, almeno nelle quantità specificate dalla normativa dell’Unione Europea. Nello specifico il prodotto in questione è venduto in confezioni da 250 grammi con il numero di lotto C7H/013 e il termine minimo di conservazione (TMC) del gennaio 2027. I semi sono stati prodotti per Aldi dall’azienda Del Colle Srl e sono stati in vendita sino a lunedì 17 febbraio 2025. La vendita del prodotto è stata tempestivamente bloccata. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il servizio clienti Aldi al numero 800 370370, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17, oppure il sabato dalle 8 alle 14. Lo stabilimento di produzione, è ubicato a Bientina, in provincia di Pisa, ed esattamente in via Leonardo Fibonacci, 593/B. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda pertanto ai consumatori di prestare attenzione all’allerta alimentare in questione e di non utilizzare e di non ingerire il prodotto. Qualora i semi appartenenti al lotto segnalato siano stati utilizzati per preparare altri prodotti, questi ultimi non devono essere consumati. L’aflatossina è altamente tossica e può causare gravi danni alla salute di persone e animali. Tali tossine non vengono distrutte con la cottura. Le aflatossine, dunque, sono metaboliti secondari prodotti da alcuni funghi noti per il loro potere tossico, cancerogeno e mutageno, e per l’essere frequenti contaminanti alimentari. Diversi studi europei hanno accertato la pericolosità di queste tossine, soprattutto se assunte oltre un determinato limite.