NAPOLI – S’è vinto anche contro il Venezia ed il Napoli anche se a fatica ha fatto 13. Sembra quasi inopportuno dare un piccolo segnale d’allarme, ma noi lo facciamo con cognizione di causa. Non tanto per il quinto1-0 in campionato, settima vittoria conseguita col minimo scarto;a livello di numeri una squadra che ha vinto 13 partite pareggiandone due non si può criticare, ma per il modo e il momento, si. Questo Napoli pur stando in testa alla classifica ha poco gioco, poca ferocia e lassù sembra l’intruso scomodo e indesiderato,il brutto anatroccolo di Atalanta e Inter che invece giocano e vincono dando spettacolo di calcio Moderno. Conte, come Vasco Rossi può cantare “Io sono ancora qua, eh già…” Alla faccia di tutti quelli che ne attendevano il crollo. Invece la difesa soprattutto regge ad onta di un attacco sparagnino e mal amalgamato. Contro il buon Venezia di Di Francesco c’ha pensato Raspadori a togliere le castagne dal fuoco di una gara che sembrava destinata a finire come era iniziata e questo la dice tutta sul fatto che Jack, volente o nolente, è un “lusso” necessario per questo Napoli senza estro, privo di creatività e di un gioco d’attacco efficace. È vero che Conte ha costruito i suoi successi sulla difesa,non perché abbia mai preferito il catenaccio e il contropiede quanto piuttosto perché ha sempre occupato ogni zona del campo, mantenendo posizioni e avendo una percentuale assai bassa di errori. E quel suo marchio di fabbrica tattico è rimasto tale anche a Napoli dopo Juve,Chelsea e Inter. Per lui il gol era ed è importante ma l’ idea è che con una squadra solida che impedisce agli avversari di superare lo sbarramento difensivo, prima o poi la “spallata” sarebbe arrivata con Lukaku o con l’inserimento di ali e centrocampisti. Tale idea tattica, a nostro giudizio, può andare bene con squadre di seconda fascia, ma con quelle di valore e le stesse ambizioni di Conte e del Napoli?
DUBBI- Proprio la risicata vittoria contro il Venezia deve porre legittimi interrogativi sulle reali, attuali possibilità del Napoli di “dare fastidio” o di ” non accontentarsi del posto Champions” come ha detto Conte in conferenza, rispetto a squadre come Inter, Atalanta ma anche Juve,Milan, Lazio e Fiorentina.
DIFFICOLTÀ – quelle venute fuori dalla gara del Maradona contro un Venezia chiuso ma meritevole di averci provato fino alla fine, hanno evidenziato una squadra che ha cercato di costruire occasioni e segnare, avendo anche un pizzico di malasorte, ma non ha mai mostrato quella feroce aggressività, la cattiveria agonistica necessaria per stappare prima la partita.
MERCATO- Visto che siamo quasi all’ alba della sessione invernale di mercato occorre davvero che si faccia un punto sulle prossime, a nostro giudizio necessarie, operazioni considerando le esigenze tattiche e le conseguenti richieste di Conte. Siamo sicuri che un confronto tra Conte e la proprietà ci sia stato e forse una bugia l’ ha detta Proprio il tecnico quando a precisa domanda ha risposto netto: ” Di Mercato parla solo la società”, quasi a tirarsi fuori da eventuali “non scelte”. In realtà il tecnico, che dell’ attuale rosa è moderatamente contento ma non soddisfatto ha già indicato un difensore polivalente e esperto, un esterno totale di fascia e un centrocampista dai piedi buoni e dalla giusta visione periferica per verticalizzare in velocità e precisione il gioco negli ultimi venti metri. E questo non per colmare lacune ma per elevare la qualità complessiva dell’ organico nei confronti delle rivali e assicurarsi un cambio di modulo finora frustrato dalla mancanza di interpreti adeguati sia sugli esterni che sulla trequarti. Conte non ha,per ora, alcuna intenzione di abbandonare l’attuale 4-3-3 ma è pur vero che il suo marchio di fabbrica resta il 3-5-2 al quale,ne siamo convinti, pensa e lavora.
SOCIETÀ – cosa farà la società nella sessione invernale di mercato? La lista di Conte è lunga e la voglia di accontentare il tecnico, come promesso all’ atto della firma del suo contratto, c’è, ma le difficoltà operative e monetarie dopo i 150 milioni spesi in estate ci sono tutte. Vedremo se De Laurentiis farà subito un altro sforzo o magari a giugno a Champions acquisita.
Le difficoltà palesate in troppe gare impongono scelte immediate e prospettiche perché Conte vuole un Napoli ogni anno più forte e versatile tatticamente. Sapendo che le prossime sette gare vedranno impegnato il Napoli a Firenze(19g),Bergamo(21g), Roma(23g) e Lazio(25g) con gli intermezzi al Maradona contro Verona(20g.), Juve(22g) e Udinese(24g). Il prossimo mese e mezzo, Mercato compreso,ci darà la vera dimensione di questo Napoli che Conte vuole fare crescere subito.