La Riflessione:
Shoah, per non dimenticare una follia tornata di moda, in un mondo che non guarda più in faccia a nessuno. E’ questo il sentimento alla base della giornata delle memoria in questo 2025 dilaniato da guerre non proclamate ma di fatto attive con i relativi genocidi che oggi hanno preso l’appellativo di “pulizia etnica”. A 80 anni dalla liberazione di Auschwitz, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sottolinea a gran voce: “Il mondo non vuole dimenticare”. Ma il mondo non potrebbe mai dimenticare, visto che quotidianamente qualche psicolabile con la fobia da zar, compie massacri indiscriminati di persone che hanno l’unica colpa di essere ucraini. Stessa cosa dicasi in Medio Oriente, e in tante altre località del Pianeta dove l’informazione non filtra. Istituita nel 2005 dall’Onu, la giornata della memoria non ha nulla da festeggiare, ma solo da ricordare nell’intimo di ognuno di noi che la Shoah non è stata soltanto un crimine contro l’umanità, ma ha rappresentato un atto di autodistruzione del genere umano. Per i propri interessi l’uomo arriva a sacrificare popoli interi, e oggi come ieri, nulla è cambiato. Abbiamo anche potuto concepire l’intelligenza artificiale e clonare noi stessi, ma di fatto restiamo animali nell’istinto e nella brama di potere. Un DNA da disintegrare e ricostruire? è quello che pensano in molti, ma per questo dobbiamo attendere.