NAPOLI – Con grande soddisfazione registriamo il nuovo e competente intervento della titolare del Dicastero del Turismo, nel dibattito apertosi in città intorno alla possibilità di restituire a Napoli l’ex prestigioso edificio dell’Albergo “Londra & Ambasciatori” di Piazza Municipio. Il Quotidiano on line Campo Sud ne aveva abbondantemente sollecitato la ristrutturazione e l’impiego nell’antica funzione turistica, stante la sua felice collocazione in un quadrilatero di assoluto pregio culturale e turistico costituito dalla Stazione Marittima, Maschio Angioino, Palazzo Reale e Galleria Umberto. Un quadrilatero impreziosito dal Teatro San Carlo e Piazza del Plebiscito con la sua Basilica di San Francesco di Paola, in un unicum insuperabile e inimitabile. Ebbene proprio in questa cornice di monumenti storici ed artistici mozzafiato, stona non poco l’assenza di un albergo prestigioso che possa ospitare adeguatamente i flussi turistici in continuo aumento e proprio in quella parte di città che registra il maggior numero di visitatori italiani e stranieri.
A dire il vero, quel maestoso edificio realizzato sul finire dell’ 800 in autentico stile Liberty, fornito di oltre 100 camere e dotato di ampi saloni per cerimonie e convegni, aveva assolto mirabilmente alla funzione di accoglienza turistica per oltre 80 anni, fino al terremoto del 1980. Fu proprio in seguito al doloroso e devastante evento sismico che colpì Napoli e gran parte della nostra regione, che il Comune di Napoli si vide costretto a requisire l’intero fabbricato per ospitarvi, pur se temporaneamente, i propri uffici risultati non agibili a seguito del terremoto. Circa 10 anni dopo il Comune liberò quel fabbricato, restituendolo al Demanio dello Stato che ne detiene tutt’ora la esclusiva proprietà. Ed é proprio questo l’elemento positivo della questione: Il Demanio dello Stato é gestito da una apposita Direzione della Presidenza della Consiglio dei Ministri che cura gli edifici di proprietà dello Stato, con particolare riferimento agli edifici storici e di pregio architettonico. La decisione per un eventuale diverso uso dell’ex Hotel Londra e Ambasciatori spetta dunque al Governo centrale. Ma nel frattempo tutti sappiamo che l’edificio in discorso é attualmente occupato dalla Sede del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, che a questo punto dovrebbe trovare una nuova e altrettanto prestigiosa collocazione in città.
Ebbene un edificio storico altrettanto prestigioso e logisticamente adeguato alla funzione delicata, autonoma e fondamentale della Magistratura Amministrativa, in città già esiste. E’ collocato proprio in una zona molto prossima alla “Cittadella Giudiziaria” del Centro Direzionale e a poche centinaia di metri da Castel Capuano ove permangono tutt’ora diverse funzioni del Ministero della Giustizia, tra cui la Scuola di formazione per Magistrati. L’edificio a cui facciamo riferimento é l’ex sede della Pretura di Napoli in Piazza San Francesco (nei pressi di Porta Capuana), attualmente inutilizzato e per il quale é già stato predisposto un organico e prestigioso progetto di restauro a cura dell’Ente proprietario dell’immobile storico, che ancora una volta risulta essere il Demanio dello Stato. Il complesso monumentale risale al 1400 e fu sede di un Convento Francescano, poi nel 600 fu adibito a carceri giudiziarie ed infine ospitò gli Uffici della Pretura di Napoli sino alla dismissione delle funzioni Pretorili nel nostro Paese. Parliamo di un edificio davvero unico, grande a sufficienza (cinque piani) per ospitare il TAR della Campania e il cui progetto di restauro complessivo può essere facilmente osservato via internet. (cliccando su Google: “Ex carcere San Francesco, progetto vincitore, Napoli”)
Una eventuale decisione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel senso da noi auspicato, consentirebbe di poter avviare un autentico progetto di promozione turistica di qualità di cui Napoli necessita assolutamente, a partire dalla carenza di posti letto e di qualità della ospitalità alberghiera in città. In tal modo favorendo uno sviluppo organico del territorio con l’ausilio di infrastrutture turistiche adeguate e funzionali.
Ma il trasferimento della sede del Tar dall’ex Albergo Londra e Ambasciatori (di proprietà Demanio dello Stato) presso l’ex Convento di San Francesco o Pretura di Napoli (sempre di proprietà del Demanio dello Stato) consentirebbe altresì il recupero e l’utilizzo di un altro edificio storico cittadino, restituendogli una funzione pubblica di gran rilevanza (TAR Campania) e attribuendo centralità e decoro urbano ad una area del centro antico cittadino particolarmente sofferente e attualmente priva di funzioni aggreganti significative.
Per questi motivi di assoluto buon senso, sostenuti da sempre maggiori voci autorevoli e pertinenti, che vanno nella direzione di una corretta gestione della “cosa pubblica” e di un organico sviluppo del territorio, che esprimiamo soddisfazione per le dichiarazioni del Ministro del Turismo sulla fattibilità della duplice iniziativa auspicata. Una iniziativa che offrirebbe grande respiro alla città, creando opportunità di crescita impensate. Un progetto complessivo che potrà essere realizzato in tempi certamente non brevi, ma che deve essere avviato nell’immediato. Cioé a dire, già in questa legislatura e con questo Governo che ha già espresso il proprio gradimento.