ROMA – Ieri 31 luglio 2024 è stata comunicata dal Mef la proroga al 15 settembre della quinta rata della Rottamazione quater. Il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti ha detto che il problema non è solo il ritardo della comunicazione ma si tratta di un provvedimento che coinvolge milioni di contribuenti e che è ancora privo di un atto ufficiale che sancisca l’entrata in vigore. Per l’Associazione Nazionale Commercialisti “sicuramente lo slittamento del termine è da ritenersi positivo, ciò anche in considerazione dell’importante carico fiscale di questo periodo, tuttavia l’ultimo intervento che il Governo ha varato in materia di definizione agevolata appare carente e destinato a limitare l’efficacia della misura nel suo complesso”, giacché, “sarebbe assolutamente necessario che fosse introdotta la remissione ‘in bonis’ per tutte le rate scadute della Rottamazione quater, rate le cui scadenze, come abbiamo avuto modo di evidenziare più volte, erano troppo ravvicinate ed eccessivamente onerose rispetto al piano di ammortamento”. Marco Cuchel, aggiunge che permettere ai contribuenti che hanno omesso il pagamento di una o più rate o che le hanno pagate successivamente di non decadere dai benefici della rottamazione sarebbe nell’interesse dell’Erario. Inoltre non risulta prevista la possibilità di una rottamazione quinquies che possa permettere ai contribuenti di regolarizzare le cartelle notificate successivamente al 30 giugno 2022. Ci si augura che il Governo con urgenza decida sia sulla remissione in bonis sia sulla possibilità di un nuovo provvedimento per la rottamazione quinquies al fine di poter permettere ai contribuenti di mettersi in regola e per l’Erario di fare cassa.