Nell’ignorante o complice silenzio di tanti, la città di Napoli sta per perdere definitivamente una struttura pubblica che consente di fare sport a migliaia di utenti. Sembra essere questo l’esito dell’incontro tra il Ministro Abodi, il Sindaco Manfredi e il Presidente della SSC Napoli De Laurentis. Si tratta dell’ormai più che probabile eliminazione della pista di atletica dello stadio Maradona, a beneficio del solo calcio ovvero a beneficio del signor De Laurentis e dei suoi interessi. Infatti la SSC Napoli (concessionaria a vita dello stadio) attraverso il suo diritto di superficie potrà realizzare immobili con destinazioni d’uso diverse dal quella sportiva. Potrà gestire in proprio le centinaia di posti auto collocati sotto lo stadio, potrà realizzare un centro commerciale, ristoranti, punti vendita, ecc. Insomma i cittadini di Napoli che nei decenni passati hanno versato imposte e tasse allo Stato ed al Comune, che sono servite anche a costruire lo Stadio ex San Paolo, si vedono sottrarre la possibilità di usufruire dell’impianto pubblico “pista di atletica leggera” per fare spazio agli interessi economici della famiglia De Laurentis.
E’ paradossale che questo avvenga all’indomani di “Napoli capitale dello sport europeo 2026” (in una città in cui la carenza di impianti sportivi è atavica e l’eliminazione della pista dal Maradona acuisce ancor di più tale deficit), all’indomani di una prestazione della nazionale italiana di atletica leggera senza precedenti ai campionati europei di Roma.
Una delle motivazioni addotte è che la FIFA dispone che i prossimi campionati europei di calcio possano svolgersi solo negli stadi privi di pista di atletica (lo scopo è quello di avere uno stadio dedicato solo al calcio con gli spettatori quanto più vicino possibile al campo di gioco). Ma se così fosse realmente, allora dovremmo ritenere che allo Stadio Olimpico di Roma non si disputeranno partite di calcio ai prossimi europei? Oppure da qui ad allora, elimineranno anche la pista dell’Olimpico?
Ma il mondo dell’atletica tace? Jacobs, Tamberi (solo per citare i più famosi) ma anche Sibilio (grande atleta olimpionico napoletano) non hanno nulla da dire se al Sud non si potranno più fare gare di atletica di un certo livello? E soprattutto che si riduce la possibilità di praticare sport a beneficio di un imprenditore e dei suoi affari?
Il mondo della politica, tace?
Comitato San Martino