“Sono fisicamente e politicamente al fianco dei lavoratori meccanici e del settore automotive, che a Napoli, nell’area metropolitana e nel Mezzogiorno riveste un ruolo strategico. Non possiamo accontentarci di vivacchiare alla giornata. Abbiamo bisogno di chiarezza da parte di Stellantis e di scelte radicali del Governo”. A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Massimiliano Manfredi, che esprime sostegno e vicinanza ai lavoratori che domani saranno a Roma per la manifestazione indetta dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil.
“Già in passato come Pd abbiamo chiesto chiarezza a Stellantis e all’amministratore delegato Tavares – ricorda Manfredi – sollecitando l’azienda a presentare un piano industriale serio, che dimostri come il gruppo intenda governare il processo di transizione rispetto al passaggio all’elettrico. In un settore così importante, non possiamo possiamo pensare di risolvere i problemi con un continuo ricorso alla cassa integrazione e con la volontà di scaricare le difficoltà della conversione ecologica sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori o chiedendo allo Stato incentivi senza spiegare quale sia la prospettiva dell’azienda e la tutela del comparto. Non possiamo accettare che la grande industria metalmeccanica italiana, con i nostri stabilimenti di eccellenza, viva di una continua rincorsa all’abbassamento del valore economico della manodopera. Serve innovazione e ricerca e quindi un piano industriale vero”.
“Chiediamo ancora una volta chiarezza all’azienda – aggiunge Manfredi – e ci aspettiamo che il Governo affronti questa situazione in maniera seria, anche aprendo il mercato italiano a nuovi player, considerato che al momento non c’è da parte di Stellantis la volontà di valorizzare al massimo la grande presenza e tradizione italiana. In un settore così cruciale e delicato, la transizione verso l’elettrico va governata con intelligenza e non può essere scaricata sulla pelle dei lavoratori. Finché non avremo certezze e chiarezza, continueremo la nostra battaglia al fianco dei lavoratori, non solo in Campania, ma in tutto il Sud, perché il nostro obiettivo non è difendere l’orticello ma i lavoratori, gli stabilimenti e il futuro dell’intero settore”.