La Taverna ha ospitato scrittori e personaggi storici anche internazionali. Era una sorta di area di servizio, nell’ottocento. sulla Napoli – Reggio Calabria di allora.
“In Italia c’è un meraviglioso borgo soprannominato il Balcone degli Alburni. Postiglione è parte del cammino della Strada Regia delle Calabrie. Già dal suo nome, il piccolo borgo situato ai piedi dei monti Alburni, in provincia di Salerno, lascia intendere le origini e il ruolo di avamposto che ricopriva lungo la Strada Regia delle Calabrie: Postiglione ha rappresentato sempre un luogo privilegiato per l’osservazione del territorio fino al mare, al punto da esser soprannominato “il Balcone degli Alburni“. Grazie ad uno studio approfondito, condotto sul campo e durato ben 8 anni, siamo riusciti a ritrovare la Strada Regia delle Calabrie anche nei suoi tratti più nascoti e a georefgerenziarla sulle mappe satellitari. Inoltre abbiamo chiuso una convenzione con il Ministero del Turismo per la promozione del cammino sul sito del Ministero. E’ una grande opportunità per evitare lo spopolamento dei borghi dell’Appennino Meridionale attraverso uno sviluppo economico basato in particolare sul turismo”. Lo ha affermato Luca Esposito, architetto, storico, autore dell’attività di ricerca sulla Strada Regia delle Calabrie, Referente Nazionale, Archeoclub Dì’Italia, Progetto di Riqualificazione dei Borghi della Strada Regia delle Calabrie. A Postiglione lo studio ha consentito di ritrovare la Taverna della Duchessa. “Con lo studio fatto abbiamo ritrovato più di 40 antiche taverne ottocentesche. Abbiamo ritrovato le aree di servizio di un tempo con anche le stazioni postali. Ad esempio Postiglione era nota per l’antica e rinomata “Taverna della Duchessa”, storico punto di sosta e di ristoro dei viaggiatori in transito nel sud Italia – ha continuato l’architetto Esposito – e luogo in cui sorgeva la stazione di posta dell’itinerario borbonico per Reggio Calabria. Oggi è ancora visibile buona parte di questa interessante struttura, unico esempio ancora integro nelle sue forme ottocentesche, lungo tutto il tragitto fino a Castrovillari, in Calabria. Lo studio ha consentito di ritrovarla, riscoprirla in tutto il suo splendore. Nell’ammirare la Taverna della Duchessa si fermail tempo”.